Siamo entrati nella Casa madre di Trento gestita dai Padri Venturini e in quella di Verbania. Ogni ospite è avvolto dal più assoluto riserbo e nessuno degli stessi sacerdoti della comunità conosce i motivi dei ricoveri. L’accoglienza è il primo passo. “Vogliamo conoscere la persona e poi vedere se siamo in grado di aiutarla”, spiega padre Pastò, il Superiore generale. Poi si passa alla terapia. Gli ospiti afflitti da disordini alimentari, dipendenze da gioco e da sostanze stupefacenti, fino alle tendenze pedofile. Ma è anche una possibile sede per gli arresti domiciliari
http://inchieste.repubblica.it/it/repubblica/rep-it/2013/07/22/news/le_cliniche_dei_preti_pedofili-63475772/
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