<div style="text-align: justify;"> <b>Sabato 2 giugno 2012 Bresso MI Family Day;</b></div> <div style="text-align: justify;">c’era anche il portavoce delle vittime di preti pedofili Francesco Zanardi. Con lui i suoi collaboratori e una troupe de Le IENE, il noto programma di Italia 1. L’obbiettivo ? Una rappresentanza civile, non provocatoria e non violenta del portavoce delle vittime di pedofilia, il quale indossava una maglia che citava la posizione ufficiale della chiesa cattolica, nei confronti delle vittime di preti pedofili. Non era nostra intenzione eludere alcun controllo e di fatto non è avvenuto, non avevamo nulla da nascondere, ma le sorprese sono state più di una. <b>Francesco Zanardi</b> “Ho tolto la giacca scoprendo la scritta sulla maglia, appena dopo il primo varco e ho proseguito verso il viale che conduceva al palco, arrivando a nemmeno 300 metri, poi la polizia mi blocca. Non mi contesta nulla, non mi chiedono neppure i documenti.” Ad attirare la loro attenzione la scritta <b>BASTA PEDOFILIA</b> seguita dalla decisione della <b>CEI</b> di continuare, in sostanza ad applicare come linee guida la direttiva del 1962 riconfermata ai vescovi di tutto il mondo nel 2001 dall’allora Cardinale Ratzinger (oggi Papa) e cal Cardinal Bertone (oggi Ministro degli Esteri della Santa Sede) nota come Crimens Sollicitazionis. Quella direttiva però non venne presa molto bene dai tribunali di tutto il mondo che la definirono criminale. La stessa direttiva infatti portò nel 2004 il <b>Cardinale Ratzinger </b>in un tribunale del Texas a dover rispondere di fronte alla legge di quella sua riconferma del 2001. Di li a poco il <b>Cardinale Ratzinger</b> però viene eletto Papa e prima di presentarsi in tribunale, chiede all’allora <b>Presidente Bush l’immunità,</b> che gli venne concessa prontamente. ” Per questo motivo troviamo in’accettabile che la <b>CEI</b> continui a volerla applicare. Ma la nostra civile testimonianza, non è sufficiente, gli agenti non avendo motivo di allontanarci trovano una scusa, quella del PASS che ci invitano ad andare a fare, ma qui altre due sorprese, la prima la conferma che il pass poco avrebbe risolto, l’altra invece che in una parrocchia poco lontano da li vendevano i pass. La voglia di presentarci con il pass e vedere se sarebbe uscito qualche altro problema, ci porta a fare una scoperta, <b>i pass che la parrocchia vendeva a 10 €, in realtà erano gratuiti,</b> in quella parrocchia stavano<b> truffando i fedeli cattolici</b> che andavano a vedere il Papa. Verifichiamo la notizia e bingo, <b>troviamo anche le vittime. </b></div> <div style="text-align: justify;">Certo quanto sopra è poco edificante per coloro che si dichiarano Ministri di Dio, ma da quello che vedrete dal filmato, vi renderete conto anche di quanta poca gente sia andata a vedere il Papa. Repubblica di oggi parla di solo 350.000 persone, confermiamo anche noi con il dubbio che il dato di Repubblica sia in eccesso.</div>