Dall’edizione cartacea de l’Avvenire di oggi 20 aprile 2012, pag. 13
Diocesi di Potenza: “nessuna denuncia di pedofilia”.
E i casi non denunciati?
«In diocesi di Potenza nessun caso di pedofilia
Nella vicenda Claps mai taciuta la verità»
POTENZA. «Allo stato attuale non risulta alla curia potentina alcuna denuncia per pedofilia che riguardi sacerdoti dell’arcidiocesi di Potenza» e se ciò avvenisse l’arcivescovo – e vicepresidente della Cei – Agostino Superbo, «non esiterebbe a denunciare episodi di violenza, soprattutto se coinvolgono minori». Lo sostiene, con una nota diffusa ieri, l’arcidiocesi lucana che ha voluto replicare alle «pesanti accuse» fatte mercoledì durante la trasmissione di Raitre “Chi l’ha visto?” da Filomena Iemma, madre di Elisa Claps, la ragazza potentina il cui cadavere fu trovato il 17 marzo 2010 nel sottotetto della Chiesa della Trinità del capoluogo. Iemma ha fatto riferimento a presunti casi di pedofilia di cui Superbo sarebbe addirittura a conoscenza. Il presule, che nella vicenda ha sin qui preferito mantenere un profilo di pacatezza, riservatezza e silenzio per «far sì che la magistratura possa lavorare con serenità», di fronte alle ulteriori gravi dichiarazioni trasmesse in tv, sta ora
«valutando la possibilità di adire le vie legali».
La Chiesa Cattolica e la Chiesa di Potenza, si legge ancora nel comunicato, «condannano senza mezzi termini ogni forma di violenza ed abuso nei confronti di bambini»; l’arcidiocesi invita dunque «chiunque sia a conoscenza di simili episodi a darne immediata comunicazione alle autorità competenti». Superbo ha inoltre chiarito che «nei diversi colloqui intercorsi» con la famiglia Claps, o con loro incaricati, «non è stata mai e in alcun modo taciuta la verità, così come in quelli avuti con gli organi inquirenti». Inoltre, chiude la nota, «la Chiesa potentina continua ad
essere vicina nella preghiera a quanti hanno sofferto e soffrono per la drammatica vicenda di Elisa, così come chiede che piena luce venga fatta e che tutta la verità possa essere conosciuta». (V. Sal.)