<p style="text-align: justify;">Genova - E' una vicenda molto delicata quella che vedrebbe coinvolto<strong>padre Gianluca</strong> <strong>Depretto</strong>, 39 anni, ex rettore dell'<strong>istituto Calasanzio</strong>di <strong>Cornigliano</strong> accusato di aver fatto sesso con alcuni ragazzini. Secondo indiscrezioni, le indagini della curia nei suoi confronti sarebbero partite da una vicenda di gestione delle casse del Calasanzio: il<strong> buco nel bilancio dell'istituto</strong> dopo l'esposto presentato nei mesi scorsi da padre Ugo Barani, 72 anni, considerato la massima autorità provinciale degli Scolopi. <strong>Sospetti ammanchi</strong> motivati da fini personali, con tanto di acquisti folli, spese eccessive come conti in alberghi di lusso e altro ancora. La Procura indaga anche per appropriazione indebita dopo la sparizione di diversi <strong>quadri della scuola Rubens</strong>. Ma successivamente sono emerse strane storie di abusi sessuali su minori. Oltre alla gravità dei presunti fatti in questione, c'è un aspetto che ancora più rabbrividire: una prima denuncia al <strong>tribunale </strong><strong>ecclesiastico</strong> risalirebbe addirittura agli <strong>anni '90</strong>: secondo la segnalazione presentata nella denuncia, l'allora giovanissimo sacerdone "<strong>accompagnava personalmente i ragazzi in bagno</strong>". Un primo verbale che però sarebbe stato tenuto chiuso nei cassetti per tutti questi anni. A Padre Depretto in passato sono stati affidati numerosi minorenni. Per il momento su queste vicende non risultano accuse formali, intanto da qualche tempo è stato sospeso dall'incarico della gestione del <strong>Calasanzio</strong>. Se i sospetti venissero confermati, si tratterebbe del secondo caso in pochi mesi relativo ad abusi sessuali su minori. Il primo, davvero gravissimo, è riguarda <strong>don Riccardo Seppia</strong>, altro uomo di chiesa del ponente genovese finito in uno scandalo di pedofilia e droga.</p> https://www.ogginotizie.it/121484-frate-accusato-di-abusi-su-minori-nuovo-caso-don-seppia/