Roma – Violentato per anni dal frate francescano al quale l’avevano affidato i genitori, ha deciso, dopo 20 anni, di liberarsi della vergogna e di rivelare il suo segreto alla polizia. Ora è un ragazzo, un operaio di 28 anni originario della provincia di Frosinone, che ha deciso di denunciare padre V.B., frate francescano presso la chiesa di Sant’Alessio, nella zona dell’Aventino a Roma e ora trasferito in Liguria. All’epoca era un bambino, aveva appena otto anni nel 1991.
Era un amico di famiglia, padre V.B., tanto che spesso d’estate i genitori del bambino lo mandavano a trascorrere le vacanze al collegio degli Emiliani di Genova, dove il prete ha insegnato in questi anni. La storia è raccontata dal freepress Leggo.
Le violenze sarebbero avvenute nel convento romano, dove spesso il bambino rimaneva ospite la notte. Una storia andata avanti per anni. Per altri motivi, poi, il frate è stato trasferito dai suoi superiori in Liguria, in una località ancora non nota. Una storia che il ragazzo ha deciso di rivelare alla polizia perché sia fatta giustizia. Lo ha fatto l’anno scorso, dopo che, vittima anche della vergogna e dell’umiliazione, aveva tentato di suicidarsi gettandosi in un fiume a Frosinone.
Al momento gli inquirenti, coordinati dal pm Silvia Santucci, stanno effettuando delle audizioni e a breve potrebbero disporre una perizia. Stando a quanto riporta Angela Camuso, per l’edizione di Roma di Leggo, un mese fa a casa del sacerdote era stato trovato anche del materiale pedopornografico. Don V., una volta scoppiato lo scandalo, è stato trasferito in un convento dal suo superiore.
Nella denuncia, che gli inquirenti definiscono molto circostanziata, il giovane afferma di essere stato violentato in più di una circostanza. Gli inquirenti, nei giorni scorsi, hanno ascoltato i genitori della presunta vittima. I due, assistiti dal noto avvocato Carlo Taormina, avrebbero riferito di non aver mai sospettato nulla di quanto denunciato dal figlio e di aver affidato il bambino al frate per dei soggiorni a Roma in totale fiducia.
www.ilsecoloxix.it/p/genova/2011/10…_denuncia.shtml
Indagato prete pedofilo ex segretario Emiliani
Un ragazzo romano confessa che quando aveva 8 anni un sacerdote l’ha violentato. Il religioso, poi trasferito al collegio di Nervi è stato infine indirizzato un anno e mezzo fa ad un convento di Torino. La denuncia dopo che la vittima, oggi 28enne, ha tentato il suicidio
di BRUNO PERSANO
Indagato prete pedofilo ex segretario Emiliani
Fino ad un anno e mezzo fa era il segretario del collegio Emiliani a Nervi. Dopo la denuncia di un ragazzo di Roma che lo accusa di averlo violentato, padre V. B. è stato trasferito dal priore in un convento a Torino.
Bruno aveva otto anni quando fu abusato la prima volta. Allora il sacerdote celebrava messa nella chiesa di Sant’Alessio all’Aventino, nel cuore di Roma. I genitori del piccolo conoscevano bene il religioso e di lui avevano piena fiducia. Il loro piccolo mai gli aveva confidato quello che accadeva nella casa del sacerdote. Lasciavano che il loro figlio frequentasse la parrocchia all’Aventino; anzi: quando la congregazione spostò il confratello al collegio degli Emiliani a Genova, furono proprio i genitori a mandare il bambino a Nervi perchè trascorresse “dall’amico sacerdote” le vacanze scolastiche.
Vent’anni ha tenuto nascosto in cuore quei brutti momenti vissuti con il sacerdote; poi un giorno, quando di anni ne aveva già 28, Bruno si lanciato in un fiume dalla finestra di una discoteca a Frosinone. La fidanzata l’ha trovato che annaspava nell’acqua gelida, quasi assiderato. La verità è emersa tutta, drammatica e violenta. C’è pure una registrazione telefonica del priore superiore che ammette di aver raccolto la confessione del religioso.
Ora anche la famiglia del ragazzo ha capito chi era veramente quel sacerdote e non ha avuto remore a denunciare alla magistratura gli abusi sul figlio. Li difende l’avvocato Carlo Taromina e sono deteminati ad ottenere giustizia. Hanno
le prove di ciò che hanno sottoscritto: c’è la confesione del figlio e quella registrazione del priore. E poi in casa del sacerdotre i carabinieri hanno trovato parecchio materiale pedopornografico.