<p style="text-align: justify;">Sei minori, dai sette ai nove anni, accusano un quindicenne. Gli episodi sarebbero avvenuti nei bagni durante il catechismo. Rabbia dei genitori, imbarazzo del sacerdote. Indaga la Procura dei minori</p> <p style="text-align: justify;">di Carlo Mion MESTRE La vicenda ha messo in subbuglio una parrocchia del centro: sei bambini di età compresa tra i sette e i nove anni accusano un quindicenne di averli toccati nelle parti intime quando li ha accompagnati al gabinetto durante le ore di catechismo.</p> <p style="text-align: justify;">Una vicenda ora difficile da gestire. Sia per il parroco di quella comunità. E sia per chi, dopo l’apertura di un fascicolo in Procura dei minori, dovrà interrogare i bambini presunte vittime e il quindicenne presunto molestatore. Di sicuro ora i racconti dei ragazzini non saranno più fedeli in quanto inquinati da un clima molto turbato che coinvolge adulti e minori.</p> <p style="text-align: justify;">La vicenda scoppia quando dal parroco si presentano alcuni genitori spiegandogli che i loro figli hanno raccontato in casa dei comportamenti scabrosi tenuti nei loro confronti da un ragazzo di quindici anni. Si tratta di un ragazzo che collabora con i loro insegnanti durante l’ora di catechismo in patronato. Stando al racconto fatto dai bambini il 15enne quando li accompagna in bagno li accarezza nelle parti intime. Il parroco rimane senza parole anche perchè conosce il ragazzo e la sua famiglia che da sempre frequentano la chiesa e partecipano alle varie attività della parrocchia. A quei primi ragazzini se ne aggiungono altri nel testimoniare gli stessi comportamenti del 15enne. Alla fine sono sei quelli che accusano di essere stati toccati e masturbati dal ragazzo. Il parroco avvicina la famiglia del 15enne per scoprire cosa veramente sia successo. Dal canto suo il ragazzo nega tutto.</p> <p style="text-align: justify;">Mentre il prete cerca di capire e definire l’accaduto, anche perchè tutti i protagonisti sono minorenni, monta la protesta dei genitori che portano a catechismo i figli in quella parrocchia. Per il sacerdote non è facile gestire la vicenda senza danneggiare nessuno e appurare la verità prima di portare al cospetto dei giudici l’accaduto. Nel contempo si rende conto che il suo comportamento deve essere il più trasparente possibile per evitare facili strumentalizzazioni nei confronti della Chiesa. E deve fare tutto in tempi più che brevi. Il passaparola innesca la rabbia di gran parte dei genitori. Nel frattempo viene interessata la polizia e la Procura presso il Tribunale dei Minori. Le cose iniziano a farsi difficili perchè c’è il rischio che i bambini possano essere influenzati nel testimoniare i comportamenti del ragazzo che li accompagnava in bagno, dai racconti che sentono in famiglia o quando frequentano gli altri bambini. Altri genitori hanno fatto sapere che pure i loro figli sembra siano stati molestati. E naturalmente la rabbia sale. Nel mirino finisce la parrocchia e gli insegnanti di catechismo.</p> <p style="text-align: justify;">La situazione è complicata da affrontare. Tantopiù per chi ora dovrà sentire i bambini e capire, con l’aiuto di uno psicologo, quanto dei loro racconti è vero. Nel contempo bisogna anche tutelare l’altro minore finito al centro di una vicenda che sicuramente è enorme per lui e può diventare devastante se si dimostrasse non vera. (17 maggio 2010)</p> http://nuovavenezia.gelocal.it/dettaglio/mestre-bambini-molestati-al-patronato/2010043