Città del Vaticano Christoph Schönborn, arcivescovo di Vienna, ha accusato l’ex Segretario di Stato Angelo Sodano di aver contribuito a insabbiare, 15 anni fa, le accuse contro l’allora cardinale Hans Hermann Groer, reo di molestie sessuali su dei seminaristi risalenti a molti anni prima. E ha pure criticato apertamente Sodano per aver definito lo scandalo degli abusi sui minori «un chiacchiericcio».
È un attacco senza precedenti, seppure a scoppio ritardato, quello che arriva dall’Austria.
Il cardinale Schönborn, allievo di Ratzinger, già a fine marzo, dialogando con i giornalisti, aveva rivelato che era stato il «partito diplomatico della Curia romana» a risparmiare a Groer l’apertura di un’inchiesta. Un mese dopo, il 28 aprile, l’arcivescovo di Vienna ha rincarato la dose. Le sue parole, riportate il giorno dopo da due giornali austriaci, sono state rilanciate il 4 maggio dall’agenzia cattolica Kathpress e hanno fatto il giro del mondo.
Schönborn fa innanzitutto riferimento al messaggio di solidarietà a Benedetto XVI che il cardinale Sodano, decano del collegio cardinalizio, lesse all’inizio della messa di Pasqua in piazza San Pietro, dicendo tra l’altro al Papa: «È con lei il popolo di Dio che non si lascia impressionare dal chiacchiericcio».
La parola chiacchiericcio, che pure riecheggiava un’analoga espressione usata dallo stesso Pontefice nell’omelia della domenica delle Palme, è suonata offensiva per le vittime, secondo il cardinale di Vienna. Il quale ha anche ricordato che proprio Sodano, 15 anni fa, sarebbe stato colui che «ha impedito che si facesse una commissione d’inchiesta sul caso Groer, commissione che Ratzinger voleva costituire».
Un’accusa precisa e circostanziata, che fa riemergere il triste caso dell’arcivescovo di Vienna Groer, un conservatore nominato da Papa Wojtyla al momento del pensionamento del progressista Franz König, figura chiave dell’Ostpolitik, del Concilio e anche del conclave dell’ottobre 1978.
Groer venne accusato nel 1995 da un ex seminarista di abusi. Altri accusatori si aggiunsero al primo. Il cardinale, già settantacinquenne, venne dimissionato e il suo posto fu preso dal vescovo ausiliare Schönborn.
Ieri Papa Ratzinger ha incontrato le gerarchie del Belgio, dove nelle scorse settimane il vescovo di Bruges ha confessato abusi su un minore, e ha infine accolto le dimissioni di monsignor Walter Mixa, vescovo di Ausburg e ordinario militare per la Germania.
Il vescovo, già accusato di malversazioni economiche e maltrattamenti su minori, è stato ora anche accusato di abusi sessuali su un giovane all’epoca in cui era vescovo di Eichstatt.
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