BERLINO (18 febbraio) – Si allarga ancora lo scandalo degli abusi sessuali nel collegio cattolico Canisius dei padri gesuiti in Germania: le giovani vittime sarebbero fra 115 e 120, alcune delle quali si sarebbero anche suicidate, mentre i presunti autori delle violenze sarebbero 12, e non due-tre come si pensava fino a oggi. «Questa vicenda ha assunto proporzioni che finora non sospettavamo», ha detto oggi a Berlino l’avvocatessa dell’ordine dei gesuiti, Ursula Raue.
Tra i presunti autori delle violenze, che sarebbero state commesse negli anni ’70-’80 non solo nell’istituto berlinese, ma anche in altre scuole cattoliche del Paese, non ci sono solo preti, ha spiegato la Raue, ma anche insegnanti laici e due donne. In particolare, una di queste persone sospette, insegnava in una scuola di una Chiesa protestante.
L’avvocatessa ha raccontato di vittime che si sono tolte la vita, presumibilmente a causa degli abusi, e di altre vittime che ancora oggi soffrono di incubi a causa delle violenze. Ci sono uomini, ha inoltre spiegato, che stanno parlando adesso – per la prima volta – di queste esperienze e che in tutti questi anni non hanno detto niente neanche alle loro mogli. Finora, il presidente della Conferenza episcopale tedesca (Dbk), mons. Robert Zollitsch, non ha commentato lo scandalo, ma un portavoce della Dbk ha confermato oggi che Zollitsch esprimerà una posizione su questo tema lunedì prossimo a Friburgo, in occasione della prima giornata dell’assemblea plenaria della Conferenza, che durerà fino al 25 febbraio.
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18/02/2010 – 16.18
GERMANIA: SI ALLARGA LO SCANDALO SULLA PEDOFILIA E COINVOLGE ANCHE LAICI
(IRIS) – ROMA, 18 FEB – “Questa vicenda ha assunto proporzioni che finora non sospettavamo”, ha detto oggi a Berlino l’avvocatessa dell’ordine dei gesuiti, Ursula Raue a proposito dello scandalo scoppiato nel collegio cattolico Canisius dei padri gesuiti in Germania.
Sembra che i religiosi abbiano abusato di almeno 115 ragazzi, alcuni dei quali si sarebbero suicidati. Ad oggi sembra che lo scandalo assuma proporzioni più ampie.
A cominciare dai presunti autori delle violenze che sarebbero 12, e non due-tre come si pensava.
In più sembrerebbe che le violenze commesse negli anni ’70-’80, non si sarebbero perpetrate solo nell’istituto berlinese, ma anche in altre scuole cattoliche del Paese. Ad essere coinvolti, non sarebbero solo preti, ha spiegato la Raue, ma anche insegnanti laici e due donne.
Ci sono uomini, ha inoltre aggiunto la Raue, che stanno parlando adesso di queste esperienze e che in tutti questi anni non hanno detto niente neanche alle loro mogli.
Il presidente della Conferenza episcopale tedesca (Dbk), mons. Robert Zollitsch, non ha commentato lo scandalo, ma un portavoce della Dbk ha confermato oggi che Zollitsch esprimerà una posizione su questo tema lunedì prossimo a Friburgo, in occasione della prima giornata dell’assemblea plenaria della Conferenza, che durerà fino al 25 febbraio.
http://www.ilmessaggero.it/articolo_app.php?id=26623&sez=HOME_INITALIA&npl=&desc_sez=
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