(AGI) – Berlino, 22 feb. – I vescovi tedeschi chiedono scusa alle vittime degli abusi sessuali compiuti in alcune scuole di gesuiti della Germania tra gli anni ‘70 e ‘90. Al termine della prima giornata della riunione di primavera della Conferenza episcopale tedesca, a Friburgo, il presidente Robert Zoellisch, ha chiesto pubblicamente scusa, aggiungendo che il mese prossimo ne discutera’ direttamente con Papa Benedetto XVI in Vaticano.
Zoellisch si e’ detto “profondamente sconvolto” dallo scandalo e ha definito un “crimine ripugnante” gli abusi sessuali sui giovani. “Chiedo scusa a nome della Chiesa cattolica tedesca a tutte le vittime di questo crimine”, ha affermato Zoellisch in una conferenza stampa in cui ha ammesso che si tratta di fatti ancora piu’ odiosi perche’ gli adolescenti ripongono una fiducia particolare nei sacerdoti. Il presidente della Conferenza episcopale ha assicurato che i vescovi tedeschi denunceranno alle procure i casi di abusi di cui dovessero venire a conoscenza.
Poche ore prima che terminasse la riunione dei vescovi, il tribunale di Essen ha condannato a un’ammenda di 14mila euro un prete che aveva abusato di un minore. Non appena il caso era stato reso noto nel gennaio scorso, il vescovo di Essen, Franz-Josef Overbeck, aveva immediatamente sospeso il sacerdote.
Intanto il ministro della Giustizia, Sabine Leutheusser-Schnarrenberger, ha duramente attaccato il vescovo di Augusta, Walter Mixa, il quale aveva addossato la responsabilita’ degli abusi commessi dai preti cattolici alla rivoluzione sessuale del ‘68. “Non serve a niente nascondersi dietro scuse polemiche come fa il vescovo Mixa, invece di contribuire al chiarimento dei fatti”, ha ribattuto. La vicenda aveva avuto inizio alcune settimane fa, dopo che erano venuti alla luce numerosi abusi commessi negli Anni ‘70 e ‘80 da alcuni sacerdoti del collegio berlinese “Canisius Kolleg”, gestito dai gesuiti.
L’avvocato berlinese Ursula Raue, incaricata dall’ordine dei gesuiti tedeschi di fare luce su tutta la vicenda, ha comunicato che il numero delle vittime degli abusi, che si sono manifestate spontaneamente, e’ nel frattempo salito a 120, con alcuni casi che risalgono agli Anni ‘50. La signora Raue ha parlato di circa 50 abusi “sistematici” avvenuti nel collegio berlinese ad opera di due gesuiti, i padri Peter R. e Wolfgang S., mentre ancora da esaminare sono gli abusi scoperti nello “Aloisius Kolleg” di Bonn. Altri abusi si sono verificati nelle scuole gestite dai gesuiti a St. Blasien, nella Foresta Nera, ed a St. Ansgar ad Amburgo. L’avvocato Raue ha spiegato che sono in totale almeno 12 i padri gesuiti accusati di molestie sessuali, con la vicenda che ha assunto “dimensioni che finora sembravano inimmaginabili”. Il fatto che gli abusi risalgano ad almeno una ventina di anni fa, ha precisato la signora Raue, rende di fatto impossibile chiamare i responsabili a renderne conto davanti alla giustizia, poiche’ reati di questo tipo cadono in prescrizione in Germania dopo dieci anni. (AGI)
www.stato-oggi.it/archives/000103316.html
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