Cassazione. Nuovo processo in appello per don Dessì
La Cassazione ha annullato la sentenza della Corte di Appello di Bologna del 31 ottobre del 2008 che ha condannato don Marco Dessì.
Sarà necessario un nuovo processo di appello. Usciranno fuori da questo processo i fatti antecedenti all’11 agosto 1998, per i quali era necessaria una richiesta del Ministero della Giustizia.
Pertanto è prevedibile che presto don Dessì sarà completamente libero.
Altri aggiornamenti in questi giorni.
http://www.dalpaesedeibalocchi.com/2009/06/don-dessi-presto-in-semiliberta/
giugno 2nd, 2009 at 21:28
Don Dessì presto in semilibertà?
la Nuova Sardegna — 28 maggio 2009 pagina 09 sezione: SARDEGNA
ROMA. Ci sarà un nuovo processo d’appello per don Marco Dessì(nella foto), il missionario di Villamassargia accusato di violenze sessuali nella comunità per orfani di Betania, a Chinandega in Nicaragua. La Corte di Cassazione ha annullato la sentenza di Bologna del 31 ottobre 2008 – otto anni di carcere – con rinvio a un nuovo collegio d’Appello, ma soprattutto ha cancellato una parte del capo d’imputazione.
I giudici hanno accolto pienamente l’eccezione avanzata dall’avvocato Pierluigi Concas(nella foto piccola) annullando senza rinvio le accuse riferite ai fatti avvenuti prima dell’11 agosto 1998, perchè fino a quella data per procedere contro un cittadino italiano che commette reati all’estero era indispensabile una richiesta del ministero della giustizia, che agli atti del procedimento non c’è. Poi l’articolo 604 del codice penale è stato modificato e la punibilità dei cittadini italiani all’estero è divenuta incondizionata. Ma per i fatti successivi i giudici – in linea con le richieste del procuratore generale – hanno annullato la sentenza perchè sia un’altra corte, sempre a Bologna, a valutare le accuse rimaste in piedi ed eventualmente stabilire una pena congrua. Per don Dessì e per i suoi difensori – oltre Concas, l’avvocato Massimo Jasonni – è una vittoria clamorosa, che riapre una vicenda sepolta sotto due sentenze di condanna. E’ inevitabile che i prossimi giudici bolognesi accordino all’imputato un nuovo sconto sulla pena, se non altro perchè mancheranno nelle carte del giudizio alcuni fatti considerati accertati e comunque gravissimi dai primi giudici. Come dire che per il missionario sessantenne la speranza di acquistare presto almeno la semilibertà è una prospettiva tutt’altro che remota. I motivi del ricorso elaborati dagli avvocati Pierluigi Concas e Massimo Jasonni erano bastati a convincere il procuratore generale, che a conclusione del suo intervento ha chiesto l’annullamento della sentenza. Poi i giudici della terza sezione – presidente Ernesto Lupo – a tarda sera hanno confermato le valutazioni dell’accusa pubblica: il processo di secondo grado dev’essere rifatto daccapo. Don Dessì aveva già beneficiato dello sconto sulla pena accordato dai giudici di Bologna, dopo che quelli di Parma – il processo si è svolto con il rito abbreviato – il 23 maggio 2007 gli avevano inflitto dodici anni di reclusione giudicandolo colpevole di violenza sessuale nei confronti di minori e di possesso di materiale pedopornografico ora il missionario. Già la condanna a otto anni, stando ai calcoli dei difensori, prometteva di fargli ottenere la semilibertà nel giro di due, massimo tre anni. Ora la prospettiva di un terzo giudizio riaccende le speranze del religioso, che ha sempre assistito alle udienze in perfetto silenzio. La data del nuovo processo sarà fissata nelle prossime settimane. – Mauro Lissia
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