* * * Faccia a faccia COMO – Monsignori in silenzio davanti alle domande del magistrato che li accusa di favoreggiamento nell’ inchiesta per violenza sessuale che ha portato alla condanna dell’ ex parroco di Laglio.
Convocati ieri in Procura, il vescovo emerito di Como, Alessandro Maggiolini, il vescovo di Crema, Oscar Cantoni e l’ ex vicario generale della Curia lariana, Enrico Bedetti, si sono avvalsi della facoltà di non rispondere. I tre prelati sono stati convocati in tribunale dal pubblico ministero Maria Vittoria Isella, titolare dell’ inchiesta che ha portato nel maggio scorso alla condanna a 8 anni di don Mauro Stefanoni.
Nella requisitoria conclusiva, il magistrato aveva puntato il dito contro i massimi vertici della Curia di Como, dichiarando apertamente che l’ allora vescovo monsignor Maggiolini e i suoi più stretti collaboratori avevano ostacolato le indagini, avvisando in anticipo l’ ex parroco di Laglio dell’ inchiesta in corso. Ieri pomeriggio, il magistrato ha convocato in Procura i monsignori indagati. Nessuno dei tre però ha risposto alle domande.
Il primo ad arrivare al palazzo di giustizia del capoluogo lariano, attorno alle 15, è stato il vescovo emerito di Como monsignor Maggiolini. Seduto su una sedia a rotelle, il presule è entrato da una porta sul retro, accompagnato dagli avvocati Vittorio e Carlo Rusconi, legali di fiducia della Curia lariana. Nell’ ufficio di Maria Vittoria Isella, Maggiolini è rimasto una decina di minuti, senza rispondere ad alcuna domanda.
Poi si è allontanato velocemente, sempre da un’ uscita secondaria, senza rilasciare dichiarazioni. »Sto bene, grazie», si è limitato a rispondere alle domande dei cronisti. Poco prima delle 16 è stata la volta del vescovo di Crema Oscar Cantoni. Accompagnato dagli stessi legali di fiducia della Curia, l’ ex braccio destro di monsignor Maggiolini è sfilato a sua volta davanti al magistrato lariano, restando però in silenzio davanti alle domande del sostituto procuratore. Il copione si è ripetuto identico un quarto d’ ora dopo, quando è stato il turno di monsignor Bedetti.
Come gli altri prelati, si è avvalso della facoltà di non rispondere e non ha risposto al magistrato. Silenzio anche all’ uscita dal tribunale di Como. Né il vescovo di Crema, né l’ ex vicario generale della Curia hanno voluto dire nulla ai cronisti. Nessun commento neppure dai legali che li hanno accompagnati dal pubblico ministero. Qualche minuto più tardi, raggiunto mentre tornava a piedi verso casa per le vie del centro storico del capoluogo lariano, monsignor Bedetti si è abbandonato però a uno sfogo amaro. «Non c’ è nessun rispetto per la nostra privacy – ha detto -. L’ inchiesta è ancora in una fase preliminare e non siamo accusati di nulla, ma vediamo i nostri nomi sui giornali.
Questa è la cosa che mi addolora più di tutto». * * * Il caso L’ inchiesta Il 21 ottobre 2004 i genitori di un ragazzo minorenne di Laglio denunciano il parroco, don Mauro Stefanoni, per presunte violenze sessuali sul figlio. Il pubblico ministero Maria Vittoria Isella apre un’ inchiesta che si conclude il 29 maggio 2008 con la condanna a 8 anni del sacerdote, che nel frattempo era stato trasferito a Colico (Lecco). Solo il mese successivo don Mauro viene sospeso dall’ attuale vescovo di Como monsignor Diego Coletti La curia Nell’ inchiesta vengono coinvolti i vertici della curia lariana, monsignor Alessandro Maggiolini, vescovo all’ epoca dei fatti e i suoi più stretti collaboratori, monsignor Enrico Bedetti e monsignor Oscar Cantoni.
Secondo l’ accusa, i tre hanno ostacolato le indagini, convocando in curia don Mauro e avvisandolo dell’ inchiesta a suo carico prima che gli inquirenti firmassero l’ avviso di garanzia e potessero concludere gli accertamenti. Secondo l’ accusa, dopo essere stato informato dai suoi superiori, don Mauro diventò «muto» al telefono e guardingo
Campaniello Anna
https://web.archive.org/web/20150927215034/http://archiviostorico.corriere.it/2008/settembre/05/Aiutarono_prete_accusato_pedofilia_Vescovi_co_7_080905044.shtml
Scopri di più da Rete L'ABUSO
Abbonati per ricevere gli ultimi articoli inviati alla tua e-mail.