“Sul Corriere della Sera di domenica 5 agosto 2007, nell’articolo a firma di Fabrizio Caccia, Don Gelmini si lancia in spregiudicati anatemi contro una presunta lobby ebraico-radical chic, suscitando le ire della comunità ebraica. Don Gelmini ritratta e chiede scusa. Le scuse vengono accettate ma il Rabbino capo di Roma, Di Segni, afferma: “meglio se taceva”.
Nessuno si è però meravigliato della terminologia offensiva usata parlando degli omosessuali e a difesa della Chiesa cattolica e dei preti pedofili americani che sono stati giudicati colpevoli e che Don Gelmini sembra si affanni a difendere.
Il Circolo di Cultura Omosessuale Mario Mieli chiede le scuse ufficiali di don Gelmini: non entriamo nel merito delle accuse che gli sono state rivolte perchè non è nostro compito, ma rimaniano stupefatti sia dall’uso di termini impropri quando parla di omosessualità “Così noi saremmo tutti froci… io e loro a scopare nelle stanze del silenzio…” dove è chiara ed evidente la volontà dispregiativa nell’utilizzo delle parole, sia dalla sperticata difesa che don Gelmini affannosamente fa della sua Chiesa, rea di aver troppo spesso nascosto, difeso e quindi avallato i comportamenti dei suoi preti pedofili.
Se la Chiesa cattolica e don Gelmini chiedono rispetto, che lo diano anche loro riconoscendo i propri errori e chiedendo scusa alle persone omosessuali che offendono reiteratamente”
Adesso vorrebbero anche organizzare il “Gelmini Day” Ma vai! Se ne stiano tutti un po’ zitti, specialmente Don Pierino la cui autodifesa ha avuto come unico risultato di far scappare il suo avvocato difensore. Non ci si difende insultando chi non c’entra. Riservi il fiato per spiegarsi col giudice circa i suoi presunti calunniatori.
Chi ci sarà al gelmini day? Omofobi, antisemiti e pedofili (almeno i preti pedofili americani,da lui difesi a spada tratta?)
http://www.mariomieli.org/spip.php?article363
6 agosto
I froci e don Pierino
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