Il Cardinal Bertone denuncia il “business” sugli abusi sessuali negli Stati Uniti
WASHINGTON, giovedì, 16 agosto 2007 (ZENIT.org).- Il Cardinale Tarcisio Bertone, Segretario di Stato vaticano, ha denunciato il “business” che ha accompagnato lo scandalo degli abusi sessuali che ha investito i sacerdoti statunitensi.
“Innanzitutto, vorrei dire che la Chiesa negli Stati Uniti ha sofferto profondamente a causa di questa situazione, ha risposto con grande dignità, e invita tutti ad impegnarsi concretamente per un capovolgimento della situazione”, ha affermato l’8 settembre durante una conferenza stampa tenutasi a margine del 125° Congresso annuale dei Cavalieri di Colombo , svoltosi dal 6 al 9 agosto a Nashville (Stati Uniti).
“Quando ero ancora alla Congregazione per la Dottrina della Fede e in qualità di Arcivescovo di Genova, ho accompagnato la Chiesa negli Stati Uniti durante il periodo della prova e, torno a ripetere, hanno affrontato qusta prova con dignità e coraggio”, ha riconosciuto.
Il porporato ha poi fatto due osservazioni.
“Per prima cosa – ha denunciato –, il business che ha accompagnato gli scandali sessuali non ha nulla a che fare con il rispetto della persona umana, con l’aiuto alle vittime, e neanche con il recupero del colpevole – che non possiamo abbandonare all’inferno. Il business creato negli Stati Uniti attorno a questo scandalo è veramente intollerabile”.
“Seconda cosa, spero che altre istituzioni e agenzie sociali affronteranno questo stesso problema con i loro membri, con un’eguale dose di coraggio e realismo rispetto a quella mostrata dalla Chiesa cattolica”, ha aggiunto.
“Sarei curioso di sapere se altre agenzie e istituzioni hanno fornito assistenza finanziaria per le vittime come ha fatto la Chiesa cattolica; se si sono presi cura delle vittime e dei colpevoli”, si è quindi domandato.
Il Cardinale ha poi invitato a “tenere a mente che dei 44,000 preti presenti negli Stati Uniti, la percentuale di coloro che sono stati coinvolti in questi scandali è molto bassa”.
“In base alle informazioni diffuse, sembrerebbe quasi che la Chiesa cattolica sia la sola organizzazione ad essere stata colpita da questo problema. Ciò è inaccettabile”, ha sottolineato infine.
http://www.zenit.org/article-11584?l=italian
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