(ANSA) – NEW YORK, 15 NOV – La Conferenza dei vescovi cattolici americani ha un nuovo presidente, chiamato a proseguire la difficile opera di risanamento della Chiesa degli Stati Uniti, segnata negli ultimi anni dallo scandalo dei preti pedofili. Il vescovo William Skylstad, che guida la diocesi di Spokane (nello stato di Washington), prendera’ il posto di Wilton Gregory, il prelato nero di Belleville (Illinois) che ha guidato la Conferenza episcopale americana durante la sua crisi peggiore.
Il vescovo Skylstad, 70 anni, e’ stato eletto a grande maggioranza dai suoi colleghi nel corso di una riunione a Washington e sara’ il successore di Gregory dopo esserne stato per tre anni il vicepresidente. Con 120 voti – di gran lunga di piu’ degli altri possibili candidati – Skylstad ha ricevuto un mandato ampio dai vescovi americani, nonostante alcune polemiche della vigilia sulla sua figura.
La diocesi di Spokane la scorsa settimana e’ diventata la terza negli Usa a dichiarare bancarotta, per non essere in grado di far fronte alle richieste di risarcimenti per milioni di dollari da parte delle vittime di abusi da parte di membri del clero. Le organizzazioni che riuniscono le vittime della pedofilia hanno accusato il vescovo Skylstad di aver ’coperto’ sacerdoti sospetti nella sua diocesi e alcuni osservatori delle vicende della Chiesa cattolica si sono interrogati sulla sua capacita’ di gestire la Conferenza episcopale, in anni in cui sara’ impegnato a far fronte anche alla bancarotta della propria diocesi.
Ma tra i vescovi e’ prevalso il riconoscimento dell’esperienza di Skylstad e gli e’ stato affidato un mandato triennale che si preannuncia non meno intenso di quello che! sta per concludersi per il vescovo Gregory. Nella riunione di Washington, il cardinale della capitale, Theodore McCarrick, ha fatto il punto sulla riflessione avviata dalla Chiesa cattolica americana in tema di rapporto tra fede e vita pubblica: un terreno diventato di scottante attualita’ durante la campagna elettorale per la Casa Bianca, con le critiche rivolte da parte di alcuni vescovi all’atteggiamento del candidato cattolico John Kerry su temi come l’aborto o il matrimonio dei gay.(ANSA).
p. s.nota amara
come gli americani imperterriti eleggono Bush junior nonostante due guerre, violenze, torture, repressione della libertà e dell’informazione, disastri economici, falsità e menzogne… così i Vescovi USA si scelgono come presidente uno dei prelati coinvolti con la sua diocesi nello scadalo della pedofilia, che molti accusano di correità e coperture….. che coraggio! dove va l’America?!…
Forza e coraggio
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