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Home Lazio

Roma, si uccide l’ex parroco di Pomezia accusato di pedofilia

Redazione Web by Redazione Web
24 Giugno 2006
in Lazio
Reading Time: 2 mins read
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Marco Agostini, 43 anni, era agli arresti domiciliari in casa della madre aveva già tentato il suicidio in precedenza ingerendo delle pasticche. Un biglietto alla madre: “Scusa per questi mesi, non sono un pedofilo “Lo accusava un gruppo di ragazzi maggiorenni, per vicende del 1993.

ROMA – Si è suicidato Marco Agostini, 43 anni, l’ex parroco di Pomezia arrestato lo scorso aprile con l’accusa di pedofilia e violenza sessuale, in un biglietto ha scritto: “Non sono un pedofilo”.

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Il sacerdote era agli arresti domiciliari in casa della madre, in un appartamento della zona Prenestina a Roma. La donna si era assentata solo per pochi minuti, ma quando è tornata lo ha trovato impiccato con un lenzuolo fisssato a una trave del lavatoio, sul terrazzo della palazzina. Nel biglietto lasciato alla madre l’ex parroco ha scritto: “”Ti chiedo scusa mamma per quello che è successo in questi mesi ma ci tengo a dire che non sono un pedofilo”. Agostini aveva già tentato il suicidio in precedenza, ingerendo delle pastiglie, ma era stato trovato in tempo e ricoverato in ospedale.

Marco Agostini era stato arrestato nell’ambito di un’indagine su episodi avvenuti nel 1993, quando appunto era parroco a Pomezia. Era accusato di centinaia di abusi, denunciati da un gruppo di ragazzi, che avevano frequentato gli oratori diretti da Don Marco. Ad accusare l’ex parroco maggiorenni che affermavano di non aver parlato prima per paura: sostenevano infatti di essere stati plagiati e progressivamente persuasi a subire le sue attenzioni:

Agostini veniva descritto come un uomo di grande carisma, con grandi capacità di coinvolgere e aggregare le persone. Quando era stato arrestato ad Assisi, dove era stato trasferito da Pomezia e si occupava di una casa-ostello per la gioventù, non poche erano state le voci che si erano levate in sua difesa.

Insieme con Agostini, per il quale il Vaticano aveva avviato il processo di secolarizzazione non appena saputo delle accuse, erano stati coinvolti nelle indagini don Ennio, parroco di San Benedetto, e don Germano, anziano parroco della chiesa di San Michele, sempre a Pomezia.

http://www.repubblica.it/2006/08/sezioni/cronaca/parroco-ardea/parroco-ardea/parroco-ardea.html

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