Sul caso di don Ciro Panigara. Oggi la diocesi dice:
“La notizia che abbiamo appreso ci addolora profondamente. Il grave tenore delle accuse rivolte a don Ciro Panigara dovrà giustamente essere attentamente valutato.
Il sacerdote, a seguito di alcune segnalazioni verbali, era stato immediatamente sospeso dal suo ministero parrocchiale da parte del Vescovo con provvedimento canonico cautelare il 10 gennaio 2025, in attesa e nel rispetto delle indagini della competente autorità civile che di seguito sono state avviate. Il dramma dei minori, vittime di abusi, non può essere in alcun modo sottovalutato né, tanto meno, eluso, a maggior ragione se coinvolge sacerdoti, ma la delicatezza della situazione di chi si trova accusato di una colpa tanto grave, in ogni caso, esige rispetto e cautela. Il provvedimento emesso è forte e doloroso.
Confidiamo che si giunga il più rapidamente possibile a chiarire i fatti e le responsabilità. Manifestiamo la nostra vicinanza a tutte le persone coinvolte in questa dolorosa vicenda, assicurando la nostra piena collaborazione alla magistratura”
A gennaio però la diocesi aveva detto cose diverse, cioè don Ciro aveva rimesso lui il mandato. Qui la comunicazione:
“Carissimi fedeli dell’Unità pastorale del Beato Petronace, vi comunico che in data 3 gennaio 2025 il vescovo Pierantonio Tremolada ha accolto le dimissioni del vostro parroco don Ciro Panigara. Nel percorso di discernimento personale e pastorale con il Vescovo e con le persone che l’hanno accompagnato in questi primi mesi di ministero tra voi, sono purtroppo emerse situazioni e elementi di criticità, che consigliano di interrompere immediatamente la sua esperienza nelle vostre comunità parrocchiali.
Don Ciro ha rimesso il suo mandato nelle mani del vescovo per poter, con più libertà, proseguire il suo cammino personale. Il vescovo Pierantonio è consapevole che il bene delle persone va sempre rigorosamente salvaguardato. Lo smarrimento che questa decisione provoca in tutti voi è comprensibile. Il Vescovo, tuttavia, chiede a ciascuno di accompagnare questo momento della vita delle vostre comunità con la preghiera e in spirito di comunione. Nelle prossime settimane le parrocchie saranno rette, come amministratore da don Pierantonio Lanzoni. Il Dio della speranza, che custodisce nella fede i nostri cuori, ci doni pace e consolazione. Vi giunga dal vescovo la sua paterna e affettuosa benedizione”.
Quale delle due versioni dobbiamo prendere per buona?
La Diocesi inoltre parla di provvedimento cautelare in attesa di indagini civili ma il processo canonico?
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