«Siamo alle porte della Pasqua e a pochi mesi dall’udienza fissata il 26 maggio, che vede imputati il vescovo di Piazza Armerina Rosario Gisana e il suo vicario giudiziale attuale parroco della chiesa Madre di Enna, Vincenzo Murgano, ma continuiamo ad assistere ad un protagonismo fuori luogo che preoccupa la comunità cittadina e religiosa di Enna».
Lo dice Antonio Messina, una delle vittime di Giuseppe Rugolo, condannato a 4 anni e mezzo dal tribunale di Enna per violenza sessuale a danno di minori, tra i firmatari della lettera aperta che il comitato spontaneo «non accetto prediche da chi copre un abuso» ha scritto a Vincenzo Murgano, vicario giudiziale e parroco della chiesa Madre di Enna imputato per falsa testimonianza insieme al vescovo di Piazza Armerina, Rosario Gisana, chiedendo di non partecipare alla processione del Venerdi santo.
La lettera è stata inviata anche al vescovo di Gorizia, Carlo Roberto Maria Radaelli, incaricato da Papa Francesco come visitatore apostolico, e che è stato a gennaio nell’ennese per verificare di persona la vicenda che vede coinvolti molti prelati della diocesi di Piazza Armerina.
“Questo è un appello a tutela delle nostre tradizioni religiose e ai cittadini affinchè prendano consapevolezza del fatto che non si possono più subire presenze incompatibili con il sentire religioso» conclude Messina.