La corte d’appello di Caltanissetta ha fissato per il prossimo 8 aprile l’udienza del processo d’appello contro Giuseppe Rugolo, il sacerdote condannato lo scorso 3 marzo, dal tribunale di Enna, a 4 anni e mezzo per violenza sessuale a danno di minori.
L’appello era stato proposto, avverso la sentenza di primo grado, da Rugolo e dalla curia vescovile di Piazza Armerina, condannata, in solido, alla responsabilità civile.
Nell’appello gli avvocati del prete, Antonino Lizio e Dennis Lovison, hanno contestato tutto l’impianto accusatorio, chiedendo sia la riapertura del dibattimento per l’assunzione di prove a discarico dell’imputato sia di ascoltare altre due giovani.
I legali parlano di motivazione illogica, contraddittoria ed errata che avrebbe portato il Tribunale di Enna a travisare “la documentazione, emettendo una motivazione nella quale perviene a conclusioni scorrette nonché prive di supporto probatorio e, conseguentemente, ad un giudizio di colpevolezza errato”.
Anche la Curia di Piazza Armerina, ritenuta dal tribunale responsabile civilmente in solido con Rugolo, ha presentato appello alla sentenza.
Gabriele Cantaro, il legale del vescovo Rosario Gisana, sostiene che la Curia essendo un soggetto privo di personalità giuridica non può essere ritenuta responsabile civilmente.
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