Udienza davanti al Gip del tribunale di Enna, Ornella Zelia Futura Maimone, per i due giornalisti Filippo Occhino e Pierelisa Rizzo, denunciati da Giuseppe Rugolo, il sacerdote condannato a 4 anni e sei mesi per violenza sessuale aggravata su minori, per diffamazione e diffusione di atti procedurali.
Oggi si decideva sull’opposizione alla richiesta di archiviazione. La denuncia, infatti, era stata ritenuta infondata dalla Procura di Enna, ma i legali del prete hanno presentato opposizione.
Il Gip Maimone si è riservato. In aula il legale di Rugolo, assente, è stato sostituito da un avvocato del Foro di Enna, Alessandro Manno mentre i giornalisti erano rappresentati dall’avvocato Eleanna Parasiliti Molica e Pierelisa Rizzo anche dall’avvocato Giovanni di Giovanni, del Foro di Caltanissetta.
Il pm Michele Benintende ha reiterato la richiesta di archiviazione alla quale si sono associati gli avvocati dei due giornalisti. La Parasiliti ha prodotto l’ordinanza di archiviazione di Savona che riguardava il presidente di Rete l’Abuso Francesco Zanardi, denunciato anche lui per diffamazione e diffusione di atti procedurali e che pone la parola fine alla vicenda che riguarda il presidente dell’unica associazione italiana che si occupa di sopravvissuti agli abusi sessuali clericali. Ha poi messo in evidenza come nella richiesta di opposizione siano citati alcuni nomi di persone che nulla centrano con i due articoli, per i quali è stata presentata la denuncia, pubblicati su Enna Live e Sant’Anna Today.
L’avvocato Di Giovanni ha sottolineato come Rugolo non avesse i titoli per denunciare considerato il fatto che la vicenda che viene riportata negli articoli riguarda il vescovo Rosario Gisana e non invece il sacerdote. Oggetto della denuncia, così come si legge negli atti, sarebbe l’articolo del 12 luglio 2023, pubblicato su Enna Live dal titolo “Enna, processo Rugolo. Sentito in aula il sacerdote” .
Il pezzo incriminato sarebbe quello riportato dal quotidiano on line relativamente ad una registrazione ,fatta sentire in aula nel corso del processo al sacerdote, che Rugolo avrebbe fatto al vescovo all’insaputa del prelato. < Tra le parti di quella registrazione fatta da Rugolo a Gisana, in aula, è stato fatto ascoltare anche un altro pezzo nel quale il vescovo avrebbe detto a Rugolo che nella diocesi c’era un altro sacerdote “che ha fatto cose molto peggiori delle tue, ma non viene fuori.
Nessuno lo denuncia e, certo, non posso farla uscire io. Invece tu, un giovane di 38 anni stai passando tutto questo” si legge nell’articolo a firma di Pierelisa Rizzo che conclude -Rugolo, nel corso di questa conversazione invita più volte il vescovo a raccontare la sua vicenda personale, facendo intendere che tra le due vicende, quella che stava vivendo Rugolo e quella vissuta da Gisana ci sarebbero molti punti di contatto>
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