Nell’ambito della serie di abusi sessuali su minori commessi all’interno della Chiesa cattolica, denunciati attraverso inchieste e pubblicazioni del quotidiano El País , la Conferenza Episcopale Spagnola (CEE) ha commissionato la preparazione di un rapporto sulla pedofilia in questo ambito. Secondo un’esclusiva dello stesso mezzo, il documento risultante, intitolato Dare luce , elimina più di 300 casi di abuso già riconosciuti da 39 ordini o diocesi.
Ma non solo. Ci sono più di 600 accuse note che non sono state incluse in detto rapporto. Nello specifico mancano 325 denunce che erano state segnalate al Mediatore. Lo stesso organismo che un mese e mezzo fa ha diffuso un proprio rapporto , un lavoro in cui concludeva che lo 0,6% della popolazione spagnola ha subito abusi nella Chiesa , “un minimo di 2.056 vittime”.
In questo senso, secondo il citato giornale, nel rapporto della Chiesa mancano anche le vittime. L’unico dato è relativo ad un calcolo di giugno 2023, che indicava 927 vittime. Tuttavia, ordini religiosi e diocesi ne hanno segnalati almeno 1.385 all’organizzazione guidata da Ángel Gabilondo.
“Ognuno ha la sua metodologia e i suoi criteri”
Dopo aver consultato la CEE su questa differenza di dati tra i due rapporti, i vescovi hanno precisato di non conoscerne la causa, “ma può darsi perché sono state richieste cose diverse, in tempi diversi”. L’addetto stampa, José Gabriel Vera, ha detto a El País che “abbiamo fornito i dati al Mediatore, ma lui non ce li ha forniti”.
Sebbene le diocesi e gli ordini abbiano assicurato di aver trasmesso informazioni identiche al Difensore civico e alla Conferenza, Vera ha affermato che “ciascuno ha la sua metodologia e i suoi criteri di azione e possiamo dire che sono paralleli. Abbiamo rilevato numerosi casi che compaiono in Molti di essi”.
Così, dalla CEE hanno assicurato che “abbiamo offerto la nostra collaborazione mettendo a disposizione le informazioni di cui disponiamo, ma, anche se siamo determinati a che il nostro rapporto non tralasci nessun caso, non abbiamo ricevuto informazioni sufficienti per poter fare COSÌ.”
“Hanno manipolato i dati, non ci sono stati errori con i numeri, l’obiettivo finale è avere meno casi”
“Molte diocesi sono stufe degli idraulici della Conferenza episcopale”, lamenta un alto funzionario di una diocesi, valutando che “hanno manipolato le cifre, ci sono stati errori con i numeri, l’obiettivo finale è che emergano meno casi da mettere in ombra l’audit di Cremades”.
“L’unica cosa che si fa è boicottare gli uffici delle diocesi che funzionano bene e si sono impegnate nella lotta contro gli abusi”, ha detto al suddetto quotidiano un’altra fonte episcopale.
https://www.huffingtonpost.es/sociedad/los-obispos-taparon-informe-mas-300-casos-abusos-sexuales-ya-reconocidos.html
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