L’infinita battaglia – ultradecennale – di Pietro Orlandi per sua sorella Emanuela arriva a un’altra svolta. Da una parte c’è una novità sulla commissione parlamentare d’inchiesta sul caso della sparizione di Vatican Girl, rapita e sparita nel nulla il 22 giugno 1983 appena finita una lezione di musica. Dall’altra le nuove accuse del fratello della ragazza al Vaticano sui “vizi” di Agostino Casaroli, cardinale Segretario di Stato e già numero 2 di Papa Wojtyla.
Ma procediamo con ordine. Prima la politica: a due mesi dal voto in Senato, la maggioranza a trazione meloniana ha deciso che sarà proprio un esponente di Fratelli d’Italia a presiedere i lavori. Nessuna chance per il Pd, come si era ipotizzato in un primo momento. Ad annunciare la decisione è stato Lucio Malan, capogruppo di FdI al Senato.
L’organismo in questione ha poteri che vanno di pari passo con quelli di un magistrato e avrà l’obiettivo di fare luce su un giallo irrisolto, forse il più importante della storia d’Italia nel dopoguerra. Di sicuro il più ricco di colpi di scena: da Ali Agca alla Banda della Magliana, passando per il coinvolgimento dei servizi segreti.
Con quali tempi si proverà a fare luce sul caso Orlandi? Dopo l’approvazione a Montecitorio datata marzo 2023, avevano fatto rumore – rallentando i lavori – gli attacchi di Pietro Orlandi al Papa in diretta tv: “Usciva la sera con due monsignori, e certo non per benedire le case”. Polemiche, indignazione della Chiesa. Poi l’approvazione della commissione parlamentare d’inchiesta.
Ora, però, piovono nuove accuse. Questa volta su Agostino Casaroli, basate su presunte rivelazioni di un religioso arrestato per legami con la Sacra corona unita e per traffico di opere d’arte.
“Lui mi ha detto che ci sono cose gravi e poi anche cose che fanno sorridere. Allora io gli ho chiesto: cosa? E lui: “Ti racconto questa… c’è un cardinale molto importante, soprattutto all’epoca, hai capito di chi parlo, veniva subito dopo il Papa. Si riferiva a Casaroli. Mi ha detto che si faceva portare da due o tre massoni che aveva sempre attorno tre o quattro ragazzine sui 12-13 anni, consenzienti… si faceva dare le mutandine, e faceva da solo… poi gli dava qualche soldino e loro contente se ne andavano… non le toccava… erano ragazzine che andava a prendere in certi ambienti, zingarelle…”.
Altre rivelazioni “più gravi” sarebbero rimaste segrete, non confessate dal religioso con cui racconta di aver parlato Pietro Orlandi. In ogni caso la nuova spallata al Vaticano è stato assestato.
https://roma.repubblica.it/cronaca/2024/01/17/news/emanuela_orlandi_vaticano_pietro_accusa_cardinale_casaroli_ragazzine-421905110/
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