“Insignificanti sforzi sono stati fatti per mettere in grado i fanciulli in ambito di società civile, volontariato e istituzioni religiose, di proteggere se stessi dall’abuso sessuale. Oggi lo Stato membro non è in grado di garantire ai cittadini dell’Unione di circolare con stessi diritti al suo interno e garantirne quei parametri di tutela fondamentali”.
“Raccomandazioni che mi permetto la triste ironia, oggi è evidente siano sfuggite decisamente di mano allo Stato membro e afferrate al volo dallo Stato del Vaticano che, trovato il vuoto, si è infilato e lo ha sfruttato come vedremo. Non di certo nell’interesse superiore del minore e delle convenzioni.”
Questi solo due dei passaggi delle conclusioni del testo depositato dalla Rete L’ABUSO all’Unione Europea.
L’associazione informa e interroga il Parlamento Europeo e parallelamente anche il Comitato per i diritti dell’infanzia delle Nazioni Unite – nei rispettivi ruoli – su cosa intendano fare per risolvere il problema italiano, sfuggito di mano al Governo ma preso al volo da chi in Italia è pedofilo; da chi libero da obblighi ha scelto di sacrificare i bambini per il buon nome di una comunità; un’associazione; un circolo sportivo; una confessione religiosa.
Una situazione penalizzante per uno Stato che fino a prova contraria non è fatto per i bambini e che all’interno della stessa Unione Europea diventa un pericolo anche per i cittadini degli stati membri che entrando vedono venire meno garanzie e diritti.
Relatori Francesco Zanardi – Rete L’ABUSO
Avvocato Mario Caligiuri – Osservatorio permanete Rete L’ABUSO
Interverranno;
Simone Padovani – Justice Initiative – Guido Fluri
Federico Tulli – Giornalista di LEFT e autore di “Chiesa e pedofilia” – “Chiesa e pedofilia, il caso italiano” – insieme ad Emanuela Provera di “Giustizia divina”
Timothy Law – ECA – Global Justice Project
Ludovica Eugenio – Coordinamento ItalyChurchToo
Link conferenza DIRETTA 19 APRILE ore 11
Per accredito alla documentazione pre conferenza;
https://retelabuso.org/diocesi-non-sicure/
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