Il pezzo musicale donato dall’autore Giuseppe Miccoli alla Rete L’ABUSO, è stato prodotto e arrangiato da Guido Guglielminetti, registrato e mixato con l’etichetta PSR factory di Peveragno (CN), masterizzato da Fabrizio De Carolis dl Reverence Mastering studio di Roma
Testo e Musica di Giuseppe Miccoli
Se tu mi tocchi,
se tu mi prendi
padre non posso più sopportare
il contatto delle tue mani
e l’affanno del tuo respiro
Padre non mi tenere
non mi toccare
lasciami stare.
Quando ancora cercherai
e qualcun altro troverai
c’è sempre una preda che non ti aspetta
di cui negare la sofferenza
E se il perdono a volte si può tentare,
resta un vuoto nella mente
che non si è più colmato. E no,
non si può colmare.
Anche se l’abito ti protegge,
e sembri più forte della legge,
il tuo animo è venduto
ma io, sono sopravvissuto.
Se tu mi tocchi,
se tu mi prendi
non c’è niente che mi difenda
non c’è giustizia che mi protegga
la verità va dove conviene
sono stanco di soffrire
di andare, venire e sottostare.
E se con quelle braccia
che hanno inflitto il male
mi tieni giù la faccia
e ho paura di naufragare
di trasformarmi in una carta straccia.
Ero solo un ragazzino
tu il mio aguzzino
e oggi non posso perdonare.
Anche se non ti vuoi pentire,
sicuro che poi potrai sparire.
il tuo animo è perduto
ma io, sono sopravvissuto.
Anche se l’abito ti protegge,
e sembri più forte della legge,
il tuo animo è perduto
e io, sono sopravvissuto.
© – Tutti i diritti sono riservati – Rete L’ABUSO – HRC
Scopri di più da Rete L'ABUSO
Abbonati per ricevere gli ultimi articoli inviati alla tua e-mail.