Ha preso il via ieri di fronte al tribunale di Terni il processo all’ex sacerdote accusato di violenza sessuale per aver avuto rapporti intimi con alcuni ragazzi minorenni, ospiti nel centro di accoglienza religiosa di Canonica “Don Bosco“, gestito dall’associazione Opera Santa Maria della Luce.
Il procedimento penale si è aperto con l’ammissione delle prove ed è stato subito rinviato al 28 febbraio del prossimo anno. Nel corso dell’udienza preliminare si era costituito parte civile il centro di accoglienza, rappresentato dall’avvocato Nicola Pepe. Il contesto in cui si sarebbero svolti i fatti era stato ricostruito, non senza fatica, da una delicata indagine svolta dagli agenti del commissariato di polizia di Orvieto.
Al centro della vicenda c’è un 54enne dal passato burrascoso, originario di Cascina in provincia di Pisa, che già da una decina di anni fa si era reso protagonista di vicende scabrose, tanto da essere ridotto allo stato laicale per decisione della Congregazione per la dottrina della fede nel 2004.
Ciononostate, aveva continuato a spacciarsi da sacerdote e, in tale veste, aveva convinto i gestori del “Don Bosco“ ad affidargli un incarico professionale nella struttura vicino Sugano in cui erano accolti anche stranieri minorenni. Qui aveva lavorato a partire dal 2016. La polizia lo aveva denunciato per violenza sessuale con l’accusa di aver costretto dei ragazzi nord africani ad avere rapporti intimi con lui. Le parti offese che sono state individuate nel procedimento penale appena avviato sono tre.
A far scattare la denuncia era stata la testimonianza di un ragazzo nei cui confronti l’ex sacerdote che nel passato era stato anche cappellano militare, avrebbe messo in atto ripetute pressioni, dicendogli che se si fosse opposto alle sua avance, lo avrebbe fatto cacciare dal centro di accoglienza. “Se non fai il gay con me è un problema” gli aveva detto. Tra gli episodi che dovranno essere riscontrati nel dibattimento c’è anche la minaccia che avrebbe subìto un ragazzo nel cuore della notte: l’ex prete avrebbe brandito un’arma contro di lui per costringerlo a un rapporto sessuale.
Numerosi i precedenti che il toscano ha alla spalle. Nel 2015 era stato indagato per prostituzione minorile a causa di un episodio avvenuto alla stazione Termini, l’anno successivo era stato colpito dal divieto di far ritorno nel Comune di Roma dopo essere stato accusato di atti sessuali con minori e aveva patteggiato a Venezia un anno e 6 mesi e una multa per circonvenzione di incapace. Placido Greco Luca Galleschi
Cla.Lat.
https://www.lanazione.it/umbria/cronaca/ex-prete-accusato-di-abusi-via-al-processo-1.8099319
Scopri di più da Rete L'ABUSO
Abbonati per ricevere gli ultimi articoli inviati alla tua e-mail.