Il cardinale Dziwisz è un buon allievo di Giovanni Paolo II? Dopotutto, ha costruito la sua posizione e reputazione sul fatto di essere stato segretario personale di Papa Giovanni Paolo II in Vaticano per quasi 40 anni. Il papa polacco lo ha definito un uomo “insostituibile”.
Oggi, però, emerge un volto diverso del cardinale dell’arcidiocesi di Cracovia. Lo si vede nel servizio “Don Stanislao”, visibile sulla piattaforma tvn24.pl e sul canale TVN24 (trasmissione: lunedì alle 20:30)
Il giornalista Marcin Gutowski segue le tracce di Stanisław Dziwisz, ponendo domande chiave: il cardinale Dziwisz ha nascosto per anni la pedofilia, ha preso soldi per questo e ha tagliato fuori Giovanni Paolo II da questa conoscenza?
Gutowski inizia la sua indagine in Polonia. Egli fornisce due esempi specifici: il prete Jan Wodniak, che anni fa avrebbe molestato e avuto rapporti con l’adolescente Janusz Szymik, e il prete Stefan D., che avrebbe molestato un chierichetto. Entrambi erano subordinati al cardinale a causa del rapporto subordinato-superiore.
Si tratta di due casi documentati (ci sono testimoni pronti a testimoniare) in cui il cardinale Dziwisz era a conoscenza delle accuse contro i sacerdoti sotto il suo comando, ma non ha agito o lo ha fatto troppo tardi e senza risultati tangibili.
Il nome di Dziwisz appare anche in altri scandali polacchi di alto profilo, tra cui: L’arcivescovo Juliusz Paetz di Poznań, che avrebbe molestato i seminaristi, e il parroco Michał M., che ha molestato sei ragazze a Tylawa. Ci sono anche accuse di insabbiamento e di insabbiamento dei pedofili.
Dziwisz ha già risposto
Cosa dice al riguardo il cardinale Dziwisz? In una famosa conversazione con Piotr Kraśko disse: – Non l’ho visto, non lo so, non ricordo, non lo so, non ne avevo conoscenza, ne ero escluso.
La questione però va ben oltre la Polonia, perché il cardinale Dziwisz è stato una persona chiave in Vaticano durante il pontificato di Giovanni Paolo II.
Il giornalista francese Frédéric Martel, autore di “Sodomia”, dice in un servizio di TVN24:
– Messico, Irlanda, Stati Uniti, Argentina. Ogni volta che si pone la questione di nascondere la pedofilia, viene sempre fuori il nome di Dziwisz. Lo sapeva. Resta un mistero se abbia informato Giovanni Paolo II.
Marcin Gutowski ricorda il caso dei Legionari di Cristo. Il fondatore di questa organizzazione, il sacerdote messicano Marcial Maciel, e altri influenti legionari potrebbero aver sfruttato fino a 200 minori nel corso degli anni, compreso lo stesso Maciel, ultrasessantenne.
Vittime dal Messico scrissero a Papa Giovanni Paolo II già nel 1997, quando il Vaticano nominò Maciel membro della… Commissione della Chiesa sulla Famiglia. Ma i lavori in Vaticano furono interrotti. Il papa polacco ha definito il pedofilo messicano “caro padre Maciel” e gli ha augurato “l’abbondanza dei doni dello Spirito Santo nel suo ulteriore servizio sacerdotale”.
Maciel è stato destituito solo da Papa Benedetto XVI.
Gutowski si rivolge al giornalista americano Jason Berry, il quale sostiene che Dziwisz e il cardinale Angelo Sodano hanno ricevuto ingenti somme di denaro dai Legionari di Cristo. Dziwisz avrebbe dovuto ricevere 50.000 dollari a testa per portare i ricchi alle messe papali nella cappella privata di Giovanni Paolo II nel Palazzo Apostolico.
Nel 1998 i legionari avrebbero anche finanziato il ricevimento del cardinale Dziwisz per diverse centinaia di persone in un albergo romano in occasione della sua ordinazione episcopale. Di questo argomento si occupano, tra gli altri: sacerdote Tadeusz Isakowicz-Zaleski e Jason Berry. Alla festa avrebbe suonato la banda messicana el mariachi, composta dai Legionari di Cristo . I legionari finanziarono anche i successivi ricevimenti per Dziwisz. È grazie al cardinale se oggi operano in Polonia.
Thomas Doyle, ex domenicano e impiegato della nunziatura in Vaticano: – Dziwisz è stato il principale attore quando si è trattato del denaro inviato dalle Legioni al Papa.
Anche un altro vescovo accusato di pedofilia, l’arcivescovo di Washington Theodore McCarrick, avrebbe ricevuto centinaia di migliaia di dollari in Vaticano. Tuttavia, il rapporto vaticano su McCarrick non ha ancora visto la luce.
Cosa sapeva Giovanni Paolo II? Dziwisz tace su questo argomento. Quando l’autore del reportage cerca di fissare un appuntamento con il cardinale, Dziwisz lo evita. Il portavoce di Dziwisz spiega al suo capo che “le domande gli fanno aumentare la pressione sanguigna”.
Lo stesso Cardinale spiega nella relazione: – Ho servito la Polonia, ho servito la Chiesa, ho servito il Papa. E ora nella mia patria c’è un simile attacco contro di me? Per l’amor di Dio…
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