Anche se l’effettiva notizia non riguarderebbe Harvard, in realtà lo diventa a seguito del simposio di due giorni dal titolo “Fede e fioritura: strategie per prevenire e curare l’abuso sessuale infantile“, organizzato congiuntamente dall’Università di Harvard, dall’Università Cattolica d’America e dalla Pontificia Commissione per la Tutela dei minori.
La notizia passata sottobanco in Italia e non diffusa, forse per le ovvie polemiche che si presta a sollevare – non solo – nel panorama italiano, arriva tuttavia dalla stampa estera, la prima a stupirsi non tanto del simposio che vede Zollner tra i relatori, ma per il fatto che una Università prestigiosa e laica come quella di Harvard, non solo si sia prestata, ma da quanto si apprende dagli organi di informazione, sarebbe stata organizzata congiuntamente alla stessa Università.
Cercando di comprendere meglio l’indignazione dei colleghi, in un primo momento apparentemente eccessiva, analizzando quanto la cronaca estera riporta, non fatichiamo a comprendere.
Scopriamo che Padre Hans Zollner – membro della Pontificia Commissione per la Tutela dei Minori – in realtà ha fatto un monologo privo di contraddittorio e ancor più grave, senza neppure un rappresentante delle associazioni delle vittime, di fatto oggetto del simposio.
E qui la cosa inizia seriamente ad indignare in quanto, dal punto di vista di noi sopravvissuti che già venti anni fa abbiamo disconosciuto il Vaticano per via del fatto che oltre all’inerzia tutt’oggi invariata, non ci rappresentava in quanto totalmente autoreferenziale e quasi ridicolo, in quanto da parte in causa che avrebbe dovuto riparare al danno fatto, ha capovolto fumosamente il proprio ruolo, quasi ad apparire oggi, come una tutela per le sue stesse vittime, che però ignora da più di 20 anni, tranne quando gli occorrono mediaticamente per rendere credibile il più ipocrita dei concetti “quanto è buona, amorevole e responsabile la chiesa”, un po’ come se i diritti umani dipendessero da lei. Bè, in quel caso potrebbe vantare in materia un fallimento lungo 2021 anni. Chissà se si sono mai chiesti perché i sopravvissuti hanno creato in tutto il mondo associazioni che li tutelino dal Vaticano…
Associazioni dichiaratamente deluse e che rinnovano all’unanimità la loro delusione per mano dei propri rappresentanti in tutto il mondo, dopo il deludente summit del febbraio 2019.
Un summit che per il Vaticano è stato solo una passerella mediatica, terminata pochi secondi dopo che i media hanno spento le telecamere e che da quel momento ha fatto tutto l’opposto di quanto chiesto dai pochissimi rappresentanti dei sopravvissuti invitati e presenti all’incontro in Vaticano, con lo stesso Zollner, padre Federico Lombardi, Charles Scicluna e gli atri pochi colleghi ammessi a quell’incontro. Unico assente Bergoglio.
Tornando al simposio che imbarazza Harvard, scopriamo dalla stessa cronaca, la miseria intellettuale dei contenuti andati in scena, che vedono quella stessa chiesa che scende in piazza puntualmente per sostenere il sacerdote accusato umiliando la vittima, quella chiesa che querela le vittime delle sue perversioni, dalla diffamazione alla calunnia, indicare alle sue stesse vittime, come unica strada quella del perdono…
Infine lo stesso Zollner sprofonda per sua stessa mano nel ridicolo dichiarando nella sua intervista a Crux , “Zollner ha affermato che i leader religiosi hanno anche la responsabilità di fare di più in termini di riconoscimento e consapevolezza del problema – che in molti luoghi è ancora considerato un tabù – e di prevenzione.”
Non possiamo che commentare a Zollner, che data la connivenza tra il Vaticano e la politica, nel caso italiano, omissivamente omertosa in materia verso i suoi cittadini, ma al tempo stesso in “nome di Dio” così compiacente col Vaticano, ma perché queste cose le andate a dire ad Harvard o a noi sopravvissuti e non le chiedete direttamente ai vostri amici in Parlamento e al Senato?
FraZan
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