Lo ha deciso il collegio dei giudici, dopo la richiesta di una parte civile. L’ex parroco di San Giuseppe Operaio, agli arresti domiciliari, è accusato di abusi sessuali verso alcuni giovani
l collegio dei giudici ha deciso, il 14 maggio, che la Diocesi di Piacenza sarà responsabile civile nel processo che si sta svolgendo nei confronti di don Stefano Segalini. Questo significa che in caso di una eventuale condanna del sacerdote, la Curia sarà chiamata a risarcire la parte civile. La Diocesi è assistita dall’avvocato Gianluca Varraso (Foro di Milano). Finora se ne è costituita una sola, un ragazzo, con gli avvocati Cosimo Pricolo ed Elisabetta Soavi. Ed erano stati proprio Pricolo e Soavi a chiedere la citazione della Diocesi come responsabile civile. Nel processo sono presenti anche altre persone, otto in totale, assistite dagli avvocati Livio Podrecca e Monica Testa, ma che non si sono costituite parti civili. L’ex parroco di San Giuseppe Operaio è accusato di aver compiuto presunti abusi su alcuni giovani. Don Segalini deve rispondere di violenza sessuale e procurato stato di incapacità (secondo la procura, avrebbe somministrato alcune sostanze alle sue vittime per poi compiere atti sessuale). L’udienza è stata poi rinviata.
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