Pennsylvania, il vescovo Ronald Gainer ha fatto pubblicare i nomi di 71 sacerdoti accusati di abusi sessuali su minori ed ha chiesto di rimuovere da edifici, sale e stanze diocesane i loro nomi
Il vescovo Ronald Gainer della diocesi cattolica di Harrisburg (Pennsylvania) ha fatto pubblicare i nomi di 71 sacerdoti che nei vari anni sono stati accusati di abusi sessuali su minori.
Tra i 71 accusati di abusi, una parte è relativa a chierici già deceduti, alcuni sono stati accusati solo dopo la loro morte. Gainer ha spiegato la sua scelta di pubblicizzare i nomi attraverso una lunga dichiarazione pubblicata sul sito diocesano.
Dopo la conclusione dell’inchiesta del Grand Jury e il via libera della Corte Suprema della Pennsylvania alla pubblicazione della copia del rapporto del Grand Jury, la diocesi di Harrisburg ha potuto pubblicare (dopo uno stop di due anni) la lista dei sacerdoti e dei seminaristi che negli anni sono stati accusati di abusi sessuali su minori perché le informazioni rilasciate sono “il risultato di una grande mole di lavoro da parte di consulenti esterni e investigatori professionisti”.
Dopo essersi scusato per conto della Chiesa diocesana di Harrisburg, il vescovo ha espresso il suo profondo dolore ai sopravvissuti degli abusi sessuali e ha chiesto di “lavorare per continuare e migliorare i cambiamenti positivi che abbiamo fatto per garantire che questi tipi di atrocità non si ripetano mai”.
Ronald Gainer, che è stato nominato undicesimo vescovo di Harrisburg da Papa Francesco il 24 gennaio 2014, nel corso del suo mandato ha adottato una politica di tolleranza zero nei confronti degli abusi sessuali su minori.
Il pugno di ferro del vescovo contro tali crimini è dimostrato anche da un’ulteriore decisione, anch’essa resa nota sul sito diocesano. Monsignor Gainer ha ordinato il divieto di nominare i coinvolti negli scandali e ha chiesto di rimuovere da edifici, sale e stanze diocesane i loro nomi qualora risultino inseriti nella lista di chi è accusato di abusi su minori.
Il vescovo Gainer ha quindi reso retroattiva la politica di denominazione degli edifici. Secondo il nuovo modo d’operare, il nome di ogni vescovo dal 1947 ad oggi sarà rimosso da qualsiasi edificio, struttura, stanza o altra posizione d’onore nella diocesi come replica alle risposte inadeguate date dalla Diocesi negli anni alle accuse di abusi sessuali su minori. Così chiunque sia stato accusato di cattiva condotta sessuale e compare nella lista, verrà rimosso da qualsiasi posizione d’onore in tutta la Diocesi.
Inoltre, la diocesi di Harrisburg, che comprende 15 contee della Pennsylvania centro-meridionale (Adams, Columbia, Cumberland, Dauphin, Franklin, Juniata, Lancaster, Libano, Mifflin, Montour, Northumberland, Perry, Snyder, Union e York) ha rinunciato ai rimanenti diritti di riservatezza relativi a fatti legati agli abusi. Il vescovo Gainer ha spiegato di fare questo passo affinché “i sopravvissuti possano sentirsi liberi di raccontare le loro storie a chiunque e in qualsiasi momento lo desiderino. Spero che questo passo aiuti ulteriormente quei sopravvissuti, e forse altri, nel loro percorso verso la guarigione”.
Il nuovo sito web lanciato in occasione della diffusione dei nomi contiene anche informazioni su come segnalare abusi sessuali su minori, che sono risultati frequenti in certe zone degli Stati Uniti, informazioni di contatto per l’Ufficio di assistenza alle vittime e informazioni dettagliate su come la Chiesa Cattolica ha affrontato questo problema.
http://www.ilgiornale.it/news/mondo/abusi-su-minori-ad-harrisburg-damnatio-memoriae-e-nomi-resi-1561611.html
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