ERSILIA – ( di Letizia Tassinari ) – Assolto perchè il fatto non sussiste il sacerdote finito alla sbarra e accusato di abusi sessuali su un bambino, all’epoca dei fatti, dodicenne.
Il pubblico ministero, Antonio Mariotti, aveva chiesto una pena di un anno e quattro mesi. E’ finita oggi, con la sentenza di assoluzione, la vicenda che risale all’ottobre 2014, quando in mano ai servizi sociali che avevano in carica la famiglia, mamma e due bambini, finirono alcuni disegni dove il bambino, presunta vittima di atti di pedofilia, e ospite in un piccolo convento dell’entroterra versiliese, aveva affigurato se stesso innamorato e il prete.
La Procura di Lucca aprì un fascicolo di indagine, e il minore fu periziato da esperti, nominati sia dal magistrato inquirente, che dalla parte offesa. Il bimbo aveva raccontato non solo di morbose attenzioni ma di veri e propri abusi sessuali da parte del prelato, di origini indiane, che identificato ha sempre negato ogni addebito.
La famiglia del minorenne e l’associazione “Rete l’abuso” si erano costituiti parte civile con l’avvocato Cristiano Baroni e i colleghi Tommaso Buratti e Debora Ianniello nel rito abbreviato. La perizia calligrafica sugli scritti del bimbo inviati al prete era stata affidata a Claudio Iozzo. Kodijan Ouso Thomas
https://www.tgregione.it/cronaca-versilia/il-prete-non-abuso-del-bimbo-il-sacerdote-accusato-assolto-perche-il-fatto-non-sussiste/
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