Agenpress. Quanto emerge dal Rapporto finale della Commissione reale di inchiesta sulla pedofilia in Australia “è il culmine di quasi cinque anni di un intenso lavoro di ricerca sul modo in cui molte istituzioni, inclusa la Chiesa cattolica, hanno storicamente fallito con i bambini. È un passato vergognoso, in cui ha prevalso la cultura della segretezza e dell’auto-protezione causando sofferenze in molte vittime e alle loro famiglie”.
È quanto ha dichiarato il presidente della Conferenza episcopale australiana, l’arcivescovo Denis Hart, in occasione della pubblicazione del Rapporto della Commissione australiana d’inchiesta dopo aver esaminato le deposizioni di oltre 15 mila persone e udito a porte chiuse oltre 8 mila vittime di abusi sessuali, in gran parte subiti in istituzioni religiose.
In tutto 17 volumi da cui emerge che il 7 per cento dei religiosi cattolici australiani è stato accusato di abusi sessuali su bambini tra il 1950 e il 2010 senza che nessuno sia finito sotto indagine. I minori che hanno denunciato le aggressioni sono stati ignorati e spesso puniti.
Nell’inchiesta è finito il cardinale George Pell incriminato lo scorso giugno per “reati di violenza sessuale” e a marzo si deciderà se ci sono prove sufficienti per procedere con il processo.
“Ancora una volta riformulo le mie scuse incondizionate per questa sofferenza e l’impegno volto a garantire giustizia per le persone colpite”, scrive l’arcivescovo Hart che nella dichiarazione ammette che le raccomandazioni contenute nel rapporto della Commissione “avranno un impatto significativo sul modo in cui la Chiesa cattolica opera in Australia”.
https://www.agenpress.it/notizie/2017/12/16/australia-rapporto-pedofilia-mons-hart-un-passato-vergognoso-le-mie-scuse-incondizionate/
Scopri di più da Rete L'ABUSO
Abbonati per ricevere gli ultimi articoli inviati alla tua e-mail.