Rimesso tutto alle sezioni unite penali della Suprema Corte. Davide Mordino è stato condannato, in primo grado e in appello, a 9 anni e 8 mesi di reclusione
La terza sezione della Cassazione non decide su Davide Mordino, l’ex parroco della basilica di San Calogero, a Sciacca, di 46 anni, condannato in primo grado e in appello a 9 anni e 8 mesi di reclusione, accusato di atti sessuali con minori, e rimette tutto alle sezioni unite penali della Suprema Corte. Lo riporta oggi il Giornale di Sicilia. Il ricorso contro la sentenza di condanna è stato presentato dalla difesa di Mordino, rappresentata dagli avvocati Antonino Agnello e Giovanni Aricò, i quali hanno eccepito la nullità della fase delle indagini preliminari e il giudizio di primo grado oltre a vizi di motivazione della sentenza della Corte di Appello di Palermo. Mordino si trova ai domiciliari. Adesso l’ordinanza della terza sezione sarà depositata alle sezioni unite della Cassazione che dovranno fissare un’udienza pubblica per la discussione. Se ne riparlerà il prossimo anno.
Davide Mordino ha lasciato la basilica di San Calogero, a Sciacca, pochi giorni prima del Natale 2009, ed arrestato a luglio del 2012. Prima il carcere e poi i domiciliari. Con quattro minori all’epoca dei fatti, secondo l’accusa, avrebbe compiuto atti sessuali, con altri due avrebbe tentato, ma non ci sarebbe riuscito. L’ex sacerdote ha sempre respinto le accuse, già dall’interrogatorio di garanzia. Un complotto contro l’ex sacerdote, un’azione da parte di giovani appartenenti allo stesso gruppo affinché andasse via da Sciacca. È stata questa la linea difensiva ribadita anche davanti ai giudici della terza sezione della Corte di Appello di Palermo dai difensori di Mordino, che poi hanno chiesto l’annullamento della sentenza alla Corte di Cassazione.
Nel processo di primo grado, al tribunale di Sciacca, il sostituto della Dda Alessia Sinatra aveva chiesto la condanna di Mordino a 15 anni di reclusione.
http://sciacca.agrigentonotizie.it/abusi-sessuali-su-minori-la-cassazione-non-decide-sull-ex-prete.html
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