La Trasmissione Entra Nel Monastero. L’ex parroco di Portocannone, Marino Genova, sospeso ’ a divinis’ dalla Chiesa, è stato ripreso dalla telecamere di Pomeriggio Cinque, contenitore pomeridiano di Canale Cinque condotto da Barbara D’Urso, ieri domenica 8 ottobre, sull’altare del monastero di Subiaco in provincia di Roma. «A noi fa impressione – dichiara la conduttrice napoletana – che un prete che ha avuto una relazione con una ragazzina possa continuare a celebrare la messa». Ma secondo i ’fratelli’ di Marino Genova e del Priore del Monastero «non stava celebrando messa, ma solo leggendo il vangelo» e «concelebrando la messa insieme ad un altro prete», attività che Marino Genova può svolgere perché la sospensione della Chiesa prevede la impossibilità di somministrare i sacramenti ma non di partecipare alle celebrazioni eucaristiche.
Solo qualche giorno addietro, il 3 ottobre, è arrivata la sentenza di primo grado da parte del Tribunale di Larino che ha visto condannare l’ex parroco di Portocannone Marino Genova a sei anni di reclusione per atti sessuali ai danni di Giada Vitale, all’epoca dei fatti minorenne. Ora questo ulteriore tassello che va ad aggiungersi a una storia iniziata otto anni addietro. Gli inviati di “Pomeriggio Cinque” hanno filmato Genova all’interno del monastero, sull’altare, mentre è intento a leggere il Vangelo.
Ovviamente sconcertata Giada, che attacca: «Come avete visto dalle immagini video, i provvedimenti non vengono applicati. Il Vescovo ha fatto un comunicato in cui dice che è stato sospeso ’a divinis’». In realtà, a differenza di quello che la trasmissione ha inteso sottolineare, don marino Genova non ha violato il provvedimento della sospensione “a divinis”, che prevede che non sia lui a celebrare l’Eucarestia e a somministrarla ai fedeli ma non gli impedisce di officiare accanto al sacerdote.
Difeso e protetto dai sacerdoti che abitano nel monastero di Subiaco, Marino Genova non rilascia dichiarazioni. Non così il Priore del monastero che afferma che don Marino «non ha celebrato messa ma ha solo letto alcuni passi del vangelo» e che «concelebra messa». Il Vescovo Monsignor Gianfranco De Luca nel suo comunicato, immediatamente dopo la sentenza di primo grado, aveva confermato la sospensione ’a divinis’ nei confronti dell’ex parroco di Portocannone la quale, sarebbe durata sino alle decisione definitiva del Tribunale civile. Sospensione che prevede la non celebrazione del rito della santa Messa e la somministrare dei sacramenti. Viceversa concede la possibilità di lettura del Vangelo e di concelebrare messa insieme ad un altro prete.
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