Anna Verde, una donna che lavorava nel monastero del Santo di Pietrelcina denuncia: «I frati hanno abusato di me». E produce registrazioni e sms pornografici. La procura avvia un’inchiesta. Secondo le accuse della donna, il sesso si mischia alla violenza e alle ritorsioni nel convento più famoso nel mondo religioso, quello in cui ha vissuto padre Pio a San Giovanni Rotondo. Centinaia di conversazioni telefoniche avrebbero lasciato traccia della triste storia di alcuni religiosi accusati di avere abusato e molestato una ragazza che lavorava nel convento, come ha raccontato anche l’Espresso in una inchiesta integrale in edicola lo scorso venerdì 10 giugno.
Fatti che si sarebbero svolti per lungo tempo a San Giovanni Rotondo. Storie incise sui nastri audio o scritte nei messaggi di cui “l’Espresso” ha preso visione. La vittima degli abusi è Anna Verde, oggi ha 40 anni. Ha avuto il coraggio di dire basta ai soprusi e alle molestie, denunciando prima alla polizia di Foggia e poi ai carabinieri della sezione della procura della Repubblica. La vicenda è anche approdata alla trasmissione di Italia Uno ,”una storia raccapricciante,” di mobbing, molestie sessuali, lavori in nero ed omertà”. E’ la storia, triste, di Anna Verde, che Matteo Viviani ha ripercorso nella puntata de ‘Le Iene’e che si sarebbe consumata in uno dei luoghi di culto più importanti al mondo, il Convento di Padre Pio. Un’infanzia difficile e tredici anni di sofferenza, di presunti abusi che un prete avrebbe compiuto su di lei durante le ore di lavoro. Troppo bella per resistervi, troppo giovane per non invaghirsene. Il primo episodio – racconta la vittima – si sarebbe consumato in cucina: “…lui si avvicina, mi tocca da dietro, si alza il saio e si masturba…”. E poi ancora: “Mi toccava con la forza che voleva togliermi il camice”, ricorda. A uno degli atti osceni avrebbe assistito anche Don Peppino, che all’inviato del programma di Italia Uno rivela: “Io vivo qua, la mia situazione è drammatica, delicatissima”.
Il prete ha paura di affermare quello che ha visto, ma nel corso dell’intervista Viviani riesce a strappargli ugualmente più di una conferma. Sono telefonate registrate ed sms a luci rosse scritti dai frati che svelano il lato oscuro di un mondo in cui vivono alcuni di loro, tenuto segreto e nascosto ai fedeli. È il modo con il quale viene sottomessa una povera ragazza attraverso tentativi di violenza sessuale e molestie, pena il licenziamento in caso di rifiuto. Fatti che si sono svolti per lungo tempo a San Giovanni Rotondo. I frati che hanno confermato le accuse, testimoniando a favore della donna, pare siano sono stati puniti dai loro superiori e trasferiti in altri conventi. La procura di Foggia su queste accuse, ha mandato sotto processo un laico per molestie e violenza sessuale, poi assolto in primo grado. Mentre per i frati è stata chiesta l’archiviazione. La giovane donna, Anna Verde, non si rassegna, chiede giustizia, rivolgendosi all’avvocato cilentano – Benedetta Sirignano – per capovolgere il processo in secondo grado e per una eventuale riapertura delle indagini a carico dei frati.
http://www.giornaledelcilento.it/it/abusi_nel_santuario_di_padre_pio_e_benedetta_sirignano_l_avvocato_di_anna_verde.html#.WaZRxchJa71
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