L’ammissione arriva da Justin Welby, arcivescovo di Canterbury che ha definito il comportamento “scioccante”
È sempre forte lo sconcerto quando veniamo a conoscenza di abusi su minori, ma la sensazione aumenta se a rendersi protagoniste di queste azioni sono persone con un ruolo importante per la società. Per la prima volta, infatti, Justin Welby, arcivescovo di Canterbury, è arrivato ad ammettere una serie di episodi compiuti in passato da un vescovo. Le vittime erano quasi tutte poco più di bambini. La Chiesa inglese ha però fatto il possibile per fare in modo che l’accaduto non venisse alla luce.
Fatti impossibili da dimenticare
Per la prima volta Justin Welby, arcivescovo di Canterbury, è arrivato ad ammettere gli abusi sessuali compiuti ai danni di ragazzi da un vescovo. Non solo, gli esponenti della Chiesa anglicana hanno fatto il possibile per tenere nascosti fatti così gravi. Sono stati diversi i religiosi, nell’arco di circa un ventennio, a rendersi omertosi per paura dello scandalo che ne sarebbe scaturito.
Il responsabile delle violenze è Peter Ball, ex vescovo di Lewes condannato a 32 mesi carcere nel 2015 per molestie. L’uomo è finito in carcere a ottobre 2015 per sfruttamento sessuale e abuso di 18 giovani, di età compresa tra i 17 e i 25 anni. Le vittime avevano con lui un rapporto di particolare vicinanza: dal 1977 al 1992 il prelato era la loro guida spirituale. È stato poi rilasciato a febbraio dopo 16 mesi di detenzione.
Un’omertà che fa male
Non è solo la Chiesa protestante a essere coinvolta in una situazione così terribile. Negli ultimi tempi, infatti, non son omancati casi di omertà che hanno coinvolto anche i cattolici. Welby ha quindi voluto sottolineare quanto questo modo di agire sia grave per chi opera nel nome di Dio. “La Chiesa ha nascosto, piuttosto che cercare di aiutare coloro che sono stati abbastanza coraggiosi per denunciare. Questo è comportamento è scioccante” ha riferito a il Guardian.
La posizione di Papa Francesco
Poco più di un anno fa anche Papa Francesco si era espresso sui casi di abusi della Chiesa ai danni di minori. Un fatto certamente nuovo per un Pontefice. Il Santo Padre, infatti, ha pensato all’introduzione di una nuova legge per rimuovere vescovi e superiori religiosi che non hanno agito in modo responsabile davanti a denunce di abusi sessuali compiuti da ecclesiastici sottoposti alla loro autorità.
L’idea di Bergoglio non riforma il canone 193 del Codice di Diritto Canonico che già contempla la possibilità della rimozione. Si punta invece a una procedura molto semplice e rapida per applicarlo nei casi di negligenza.
http://www.thesocialpost.it/2017/06/23/vescovo-colpevole-abusi-minori-chiesa-inglese-nascosto/
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