LA COSA PIÙ IMPORTANTE
- Si tratta del prete Carlos Buela, fondatore dell’Istituto del Verbo Incarnato.
- Circa 20 giovani ed attuali sacerdoti hanno fatto l’accusa formale.
- Buela aveva dovuto rinunciare al suo incarico nel 2010 per denunce di abuso.
Seminaristi dell’ Istituto del Verbo Incarnato (IVE) della città di San Rafael hanno riattivato le denunce pubbliche per abuso sessuale contro il fondatore di questa congregazione, il sacerdote Carlos Buela, quando è in corso l’indagine per i casi perpetrati contro bambini sordi in un altro istituto di Mendoza.
Giovani che si sono formati nel seminario della congregazione ed attuali sacerdoti hanno dichiarato di essere stati vittime di Buela, il quale ha dovuto rinunciare in maggio del 2010 a seguito di una serie di denunce per abusi sessuali che sono arrivati al Vaticano.
“È come sentire che è il tuo proprio papà quello che ti sta violentando”, ha detto un giovane che è stato vittima del fondatore dell’IVE, ed ha assicurato che nel 2005 i superiori della congregazione lo hanno ascoltato ma “mai” hanno portato il caso al Vaticano.
I casi di abuso nell’IVE sono tornati a salire alla luce a radice di che un sacerdote si è posto di fronte ai reclami di circa venti vittime del fondatore della congregazione religiosa.
“È stata una canagliata che non gli abbiano preso la denuncia formale, dovrebbero avere comunicato a Roma il caso di pedofilia dove c’è un protocollo molto severo da seguire, ma nel Verbo Incarnato è stato nascosto tutto questo”, ha avvisato oggi il religioso in dichiarazioni al portale di Mendoza MDZ Online.
“Le vittime del padre Buela sono maggiori di 18 anni, quindi uno si domanda “Perché non gli danno uno pugno?”. Ma non è tanto facile, lui esercita una specie di manipolazione spirituale molto forte in questi gruppi chiusi”, ha sostenuto.
Il religioso ha precisato, tuttavia, che Buela aveva sotto la sua tutela adolescenti di 12 anni che si sono avvicinati al seminario con l’intenzione di formarsi come sacerdoti una volta che hanno terminato gli studi secondari. Buela ha fondato l’ IVE in marzo del 1984 e da più di un anno è stato recluso dal papa Francisco in un monastero di San Isidro de Dueñas de Palencia, Spagna, dopo che si confermeranno le denunce contro di lui “per certi abusi in materia sessuale, di autorità e di coscenza”.
La Congregazione per gli Istituti di Vita Consacrata e le Società di Vita Apostolica del Vaticano ha riconosciuto opportunamente “la veradicità delle denunce” contro Buela ed ha stabilito la sua “imputabilità, confermata in modo specifico da parte di due sommi pontefici (Benedetto XVI e Francesco)”.
L’Istituto del Verbo Incarnato conta nell’attualità con 424 religiosi con voti perpetui (388 di loro sono sacerdoti) e 210 con voti temporali, oltre a 60 novizi ed 84 seminaristi minori. La congregazione ha 143 case religiose distribuite in 88 diocesi di 39 paesi, e l’Argentina è presente nelle diocesi di San Rafael (Mendoza), Añatuya (Santiago del Estero) e La Plata (Buenos Aires).
http://www.lavoz.com.ar/sucesos/seminaristas-denuncian-otro-cura-de-mendoza-por-abuso-sexual
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