SAVONA. Archiviato perché sono passati troppi anni da quei tristi episodi. A distanza di sei mesi dall’archiviazione per prescrizione da parte della giustizia ordinaria (il gip Fiorenza Giorgi), anche l’ordinamento canonico ha “prescritto” don Giuseppe Pinetto dalle accuse diabusi sessuali su un giovane che negli anni settanta frequentava il seminario di Savona. La conferma è arrivata nelle scorse settimane direttamente dal vescovo Vittorio Lupi che in una dichiarazione giurata presentata alla procura nell’ambito del procedimento acarico di don Antonio Ferrie di unsecondo prete sudamericano accusati di circonvenzione d’incapace, ha confermato l’adozione di un provvedimento disciplinare nei confronti di don Pinetto, da quasi un anno trasferito dalla parrocchia di Celle a quella di san Francesco da Paola in piazza Bologna e la pronuncia adottata dal tribunale ecclesiastico delVaticano. Come è accaduto con il gip Giorgi che ha puntualizzato nel suo provvedimento la presenza di «univoci, precisi e concordanti elementi di prova a carico di don Pinetto in ordine alla effettiva perpetrazione da parte sua,nei primi anni settanta,di plurime condotte d iviolenza sessuale», anche la chiesa sarebbe entrata nel merito della vicenda affidando «ai troppi anni passati dai fatti» l’impossibilità di entrare nel merito della vicenda. Ma cosa centra la vicenda di don Pinetto con l’inchiesta che ha visto indagato don Antonio Ferri?
Semplice i presunti abusi sessuali che sarebbero stati consumati in seminario quando don Pinetto era in seminario e si verificarono episodi strani. Quali il decesso di Alessandro Nicolick per il quale il fratello maggiore Roberto, ha presentato un esposto querela dopo che, alcuni anni fa, don Ferri ei l suo collega si erano presentati in casa della donna, ormai anziana, per ricavare una dichiarazione favorevole a don Pinetto. La procura ha aperto un’inchiesta per presunta circoscrizione d’incapace che nelle scorse settimane è giunta a conclusione con la richiesta di archiviazione presentata dal pm Giovanni Battista Ferro, e notificata a Roberto Nicolick, nei confronti di don Ferri e del suo collaboratore. Due i punti su cui si fondala richiesta inviata al gip. Innanzitutto non sarebbe stata accertata la circonvenzione, ma soprattutto di fronte alla dichiarazione giurata del vescovo presentata dall’avvocato di don Ferri le dichiarazioni della donna favorevoli a donPinetto, sarebbero risultati ininfluenti sull’esito del processo.
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