Don Carlo Rebagliati, economo della diocesi di Savona lamentava operazioni speculative secondo lui azzardate ed eccessive e lui, in quanto economo ne era penalmente responsabile. Raccontava di un sistema, il così detto “gioco delle tre carte” , fu per questo che ben due volte chiese all’allora vescovo Domenico Calcagno, di potersi dimettere, ma le dimissioni furono respinte.
Di Rebagliati si diceva anche che fosse pazzo…
E quei soci dell’INCISA così tanto chiacchierati con i quali per anni l’istituto sostentamento clero ha fatto i suoi affari. Gli avvisi di garanzia degli ultimi giorni forse non sono così inaspettati perché a Savona, in più occasioni, molti avevano da tempo sollevato perplessità, qualcuno le aveva pure scritte.
Proprio pochi giorni dopo la morte di Rebagliati, a Salerno, viene arrestato monsignor Nunzio Scarano un alto funzionario, contabile dell’APSA (Amministrazione del Patrimonio della Sede Apostolica). L’accusa nei suoi confronti è di aver utilizzato conti APSA per fare riciclaggio. Il sistema usato è davvero molto simile a quello che Rebagliati chiamava “gioco delle tre carte”.
In un’intervista a Repubblica, Scarano dichiarerà; “L’Apsa era diventata come una proprietà privata, che non portava più servigi alla Chiesa né opere di carità”.
Si scoprirà che l’APSA ha caratteristiche analoghe allo IOR, ma meno clienti. Secondo Scarano solo 23 conti per pochi potenti, di cui 15 riconducibili a vescovi e cardinali, altri 8 riconducibili a laici. Nel Portfolio 339 dell’Apsa, c’erano per esempio quattro conti su cui il banchiere Giampietro Nattino (proprietario della Banca Finnat) si muoveva autonomamente.
Un viaggio che secondo Rebagliati partiva anche da Savona, passando per Salerno arrivava in Vaticano e si fermava ad uno sportello bancario che questa volta non si chiama IOR, ma APSA.
Dall’archivio dell’ex economo don Carlo Rebagliati i documenti che forse potranno fare chiarezza Anche sui fatti che la cronaca savonese ci sta ultimamente proponendo.
Giovedì 9 giugno 2016, Cristian Abbondanza (Casa della legalità) e Francesco Zanardi (Rete L’ABUSO) presentano “Romanzo Cardinale”, il docu-film sugli affari e gli intrecci di una chiesa decisamente poco francescana.
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