Diego – il nome è di fantasia – ha subito per anni le molestie di un prete pedofilo. Le violenze sessuali lo hanno profondamente danneggiato, tanto che anche oggi -da adulto- è preda di attacchi di panico, svenimenti, e deve costantemente assumere dei farmaci per tranquillizzarsi. Quando ha denunciato tutto alla Curia di Napoli, è cominciato un altro calvario: gli hanno prima “donato” 250 euro, lui dice per comprare così il suo silenzio con un sussidio, e dopo le ulteriori denunce di Diego gli hanno fatto perdere il posto di lavoro. Lui era una guardia giurata, in una mail inviata alla Curia minacciò il suicidio -ma lui sostiene soltanto come provocazione. La mail fu girata alla polizia di Stato che ritirò il porto d’armi a Diego. Oggi, lui non può lavorare, la sua famiglia è a pezzi e il prete che gli ha causato tanto dolore continua a insegnare e dire messa: “Ci sono altre vittime che hanno paura di denunciare” spiega Diego “A Francesco Zanardi di Rete Abuso sono arrivate due segnalazioni di persone che non vogliono esporsi per paura di perdere il lavoro, come è successo a me”.
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