“L’Arcivescovo di Brindisi-Ostuni ha appreso con dolore la notizia della sentenza relativa al caso Peschiulli.
Al riguardo rinnova anzitutto la sua vicinanza e la sua preghiera per coloro che sono stati lesi da chi avrebbe dovuto, invece, guidarli al bene e farli crescere nelle virtù.
Il procedimento canonico a carico dell’ex parroco si era già chiuso lo scorso 3 dicembre 2015, data in cui la Santa Sede ha decretato la sua dimissione dallo stato clericale. Anche per lui occorre pregare”.
La dimissione dallo stato clericale (amissio status clericalis) è una sanzione disciplinare che viene comminata dalla Chiesa cattolica ai membri del suo clero.
Il presbitero dimesso perde automaticamente i diritti propri dello stato clericale e non è più tenuto ai relativi obblighi. Perde, inoltre, la dignità e i compiti ecclesiastici e rimane escluso dall’esercizio del sacro ministero, né può avere un compito direttivo in ambito pastorale. Non può insegnare nei seminari, e negli altri Istituti dove sono presenti insegnamenti di discipline teologiche.
Normalmente in questi casi si parla di ex-sacerdote sebbene, secondo il Codice di diritto canonico, essendo l’ordinazione un sacramento che conferisce un carattere, la condizione sacerdotale non viene mai perduta: Dopo essere stato validamente ricevuto, l’ordine sacro non può mai essere reso invalido.
http://www.senzacolonnenews.it/cronaca/item/8996-condanna-di-don-peschiulli,-l-arcivescovo-grande-dolore,-la-santa-sede-lo-ha-gi%C3%A0-dismesso-dallo-stato-clericale.html
Scopri di più da Rete L'ABUSO
Abbonati per ricevere gli ultimi articoli inviati alla tua e-mail.