Oggi è il 3° giorno di sciopero della fame per Diego Esposito, vittima del sacerdote Silverio Mura, che con questa protesta civile e non violenta chiede alla curia di Napoli, a 6 anni dalla sua prima denuncia, legittime risposte sui provvedimenti presi.
Ma pare proprio che la curia di Napoli di provvedimenti non ne abbia preso proprio nessuno, come lo stesso Diego denuncia con questa sua protesta, per l’ennesima volta pare che il sacerdote sia stato nuovamente spostato in un’altra scuola, sempre a contatto con adolescenti, come quando adescò Diego alla scuola media Borsi 2 di Ponticelli.
Ma ricostruiamo brevemente l’intera vicenda, proprio per capire le acrobazie che la curia napoletana ha fatto per nascondere il sacerdote.
Nel 2010 lo psicologo di Diego, apprende direttamente dal suo paziente delle molestie subite da don Silverio e invita Diego a denunciare i fatti all’autorità giudiziaria. Inizialmente Diego non vuole, ma poi si convince e lo fa, non solo all’autorità giudiziaria, ma anche a quella ecclesiastica.
In quel momento don Silverio Mura è ancora il parroco della Santissima Annunziata di Pollena Trocchia, ma poco dopo la denuncia di Diego viene trasferito, non si sa dove.
Nel 2012 Diego si rivolge alla Rete L’ABUSO, in breve tempo scopriremo che don Silverio è stato spostato poco distante da Pollena Trocchia, insegna religione presso l’istituto alberghiero “C. Russo” di Cicciano. Di li a poco però, dopo le proteste di Diego alla Diocesi, don Silverio scompare un’altra volta.
Perdiamo completamente le sue tracce, fino a pochi giorni fa quando alcuni studenti delle medie ci segnalano di averlo avuto come insegnante di religione nell’anno 2014, sempre in una scuola media del napoletano.
Onestamente ci stupisce questa incosciente recidività delle gerarchie ecclesiastiche, anche se riteniamo che la chiesa, non solo per dovere morale ma per responsabilità civile, deva denunciare questi casi all’autorità giudiziaria, possiamo comprendere che per evitare lo scandalo si tenti di isolare queste persone, ma è inaccettabile che queste vengano messe recidivamente a contatto con minori con così tanta leggerezza e irresponsabilità.
Nel frattempo, malgrado Diego stia digiunando da 3 giorni, la curia di Napoli informata dell’iniziativa sia da Diego che dalla stampa locale, pare trincerarsi dietro un’assordante silenzio.
Ieri l’avvocato di Diego, Sergio Cavaliere, ha scritto al cardinale Muller per informarlo sullo stato delle cose.
Francesco Zanardi
Portavoce della Rete L’ABUSO
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