Il prete mantovano Don Walter Mariani, condannato a sei anni e due mesi di carcere per violenza sessuale nei confronti di due donne alloggiate nella comunità di recupero “La Casa di Ruth” nel primo pomeriggio di giovedì è stato rinchiuso nella casa circondariale di via Gleno
Ha festeggiato il suo 73esimo compleanno nel modo peggiore, con il primo giorno di carcere per violenza sessuale su due prostitute. Il prete mantovano Don Walter Mariani, condannato a sei anni e due mesi per violenza sessuale nei confronti di due donne alloggiate nella comunità di recupero “La Casa di Ruth”, nel primo pomeriggio di giovedì è stato rinchiuso nella casa circondariale di via Gleno, ed è stato subito messo in isolamento.
“L’avrebbe costretta a rapporti sessuali non solo a casa sua ma anche nell’abitazione del datore di lavoro e una volta perfino in ospedale, nella saletta colloqui del reparto infettivi, dov’era ricoverata”. Questa la testimonianza che era stata rilasciate in un’ aula di tribunale da Nela, 43enne badante romena, una delle vittime dell’ex parroco di San Leonardo, in provincia di Udine.
Non solo, la donna – più volte in lacrime – aveva anche rivelato che don Walter – aveva cercato di corromperla: “nell’estate del 2008 le aveva dato appuntamento a Copparo, nel Ferrarese, offrendole tremila euro perché se ne andasse in Romania e tornasse solo dopo il processo”.
Sono così finite giovedì pomeriggio le ore di attesa e di preghiera del prete, ospite da tempo in una casa di riposo in provincia di Bergamo, dove si era preparato alla lunga reclusione. Le violenze per le quali don Walter è stato condannato al terzo grado di giudizio, sono avvenute tra il 2004 e il 2006 su due giovani, una russa e una romena ospiti della Casa di Ruth per un programma di recupero di cui lui stesso era responsabile.
Il processo di primo grado si era concluso con la condanna a cinque anni. La Corte d’appello di Brescia aveva inasprito la pena, portandola a sette anni e mezzo. Poi il ricorso in Cassazione, l’annullamento della condanna, il rinvio degli atti a un’altra sezione d’appello. Quindi la nuova condanna, questa volta confermata dalla Suprema Corte.
E’ stato quindi respinto il ricorso degli avvocati del religioso, su cui pende tra l’altro un secondo capo d’accusa, con condanna da Ferrara, per “aver indotto una testimone, una ragazza che lo accusava di violenza, a dire il falso, offrendole tremila euro per ritrattare le accuse”.
http://www.bergamonews.it/2014/03/07/violento-due-prostitutedon-walter-in-isolamentonel-carcere-di-bergamo/186620/
Scopri di più da Rete L'ABUSO
Abbonati per ricevere gli ultimi articoli inviati alla tua e-mail.