L’ex musa del cinema erotico racconta la sua conversione e difende la Chiesa dalla bufera
SAVONA. Erano tantissimi i savonesi che hanno assistito, ieri pomeriggio, al taglio del nastro per l’inaugurazione del nuovo centro diocesano pastorale “La città dei Papi”, in via Dei Mille. Un evento sentito dalla città,culminato in due momenti: il taglio delnastro, seguito passaggio simbolico delle chiavi da parte del vescovo Vittorio Lupi alle associazioni, che troveranno casa nella nuova sede. E, subito, dopo, l’incontro della popolazione con l’attrice Claudia Koll, testimone di fede, a seguito della conversione che ha raccontato nei dettagli, in un lungo dialogo con il pubblico. Due momenti differenti che, tuttavia, hanno raccolto un grande numero di cittadini, che, vista la partecipazione, sembrano avere colto il messaggio del centro polifunzionale: una struttura che vuole aprirsi alla città. Circa seicento i metri calpestabili, disposti su quattro livelli con ascensore, per una struttura moderna, completamente rinnovata, all’interno del palazzo,che si affaccia, da un lato, su via dei Mille, e dall’altro su piazza Marconi e che, già oggi, ospita il caf Acli e la confraternita dei santi Pietro e Caterina. «Siamo convinti – dice monsignor Lupi – che questa nuova struttura costituirà una sede utile non solo per il centro diocesano e per le numerose associazioni che troveranno qui la propria casa, a partire da Agesci, Unitalsi, Csi,Cif, Libera e tante altre realtà. Il nostro intento è quello di offrire nuove sedi, di cui l’intera città possa usufruire».
Notevole l’impegno economico, circa 200mila euro, a carico dell’ente proprietario, N.S. Della Concezione, con un contributo per gli arredi della Fondazione De Mari. La folla dei presenti si è poi raccolta nella sala al primo piano, per ascoltare l’ospite della giornata, l’attrice Claudia Koll, intervistata dal direttore del “Letimbro”, Marco Gervino. Una storia ormai nota, quella dell’interprete,nota al grande pubblico per il personaggio di “Linda e il Brigadiere”, con Nino Manfredi, ma anche per lo scabroso film girato con Tinto Brass. Dal 2000,poi,la conversione e un netto cambiamento di vita. Un invito, dalla Koll, a non perdere l’occasione del Giubileo,offerta«da un Papa,che invita ad andare incontro agli altri con la semplicità». Poi, un passaggio sulla pedofilia. «Invito alla misericordia versoi sacerdoti pedofili– ha detto, sollecitata dalla domanda-. Non bisogna mai giudicare nessuno, ma sempre permettere a chi ha sbagliato di cambiare. Ciò non ha nulla a che vedere con il percorso della giustizia, che deve seguire il proprio iter. La misericordia, però, non annulla la giustizia. Un errore grave sarebbe lasciare sole queste persone: è giusto condannare il peccato, ma dobbiamo lasciare a chiunque la libertà di cambiare. Per loro, ritrovarsi, sarebbe ancora più difficile nella solitudine. Tutta abbiamo bisogno d’amore». Lungo il racconto della conversione, ostacolato da quello che ha definito il “tormento” del maligno, e poi la nuova vita, che la vede insegnante in un’Accademia di spettacolo delle Suore Orsoline, a Roma, e impegnata in una missione in Burundi.
Solvia Campese IL SECOLO XIX Savona
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