L’ex arcivescovo, ridotto allo stato laicale, si sarebbe sentito male ieri pomeriggio. Tra le accuse a suo carico anche la pedopornografia. E’ la prima volta per un presule viene giudicato in Vaticano da tribunale composto da soli laici.
CITTA’ DEL VATICANO – Non ha fatto in tempo ad iniziare che è stato subito sospeso, dopo appena 6 minuti, il processo all’ex nunzio apostolico a Santo Domingo Jozef Wesolowski: il prelato, ridotto allo stato laicale dall’ex Sant’Uffizio per le accuse di pedofilia e pedopornografia a suo carico, è stato ricoverato ieri, in seguito ad un malore, in una struttura ospedaliera di Roma e si trova in terapia intensiva.
Wesolowski, secondo quanto riferito dal vicedirettore della Sala Stampa della Santa Sede padre Ciro Bendettini, è piantonato dalle forze dell’ordine italiane, in base ad accordi di collaborazione tra Vaticano e Italia in materia di giustizia penale.
Cinque i capi di accusa contro di lui: detenzione di materiale pedopornografico; pedofilia in concorso con il diacono Francisco Occi Reyes; ricettazione di materiale pedopornografico; lesioni gravi alle sue vittime adolescenti; condotta che offende la religione e la morale cristiana per aver visitato siti pornografici. La prima udienza è durata appena sei minuti giusto il tempo di decidere il rinvio senza una data precisa “dovendosi attendere la cessazione della causa che ha dato luogo al rinvio”. Per volontà di Papa Francesco, il giudizio a Wesolowski è affidato a tre laici, il presidente del Tribunale Vaticano Giuseppe Dalla Torre, e i giudici a latere Antonio Bonnet e Paolo Papanti-Pellettier, mentre il giurista Venerando Marano è supplente. E’ la prima volta che un presule viene sottoposto in Vaticano ad un processo penale in un tribunale composto solo da laici.
L’arresto di Wesolowski, avvenuto lo scorso settembre su disposizione di Papa Francesco, aveva destato grande scalpore. I vescovi dominicani e il loro primate, cardinale Lopez Rodriguez, avevano inviato numerosi documenti circa i reati commessi dal nunzio apostolico, ottenendone solo successivamente prima la rimozione e poi, dopo l’intervento delle magistrature dominicana e polacca, anche l’arresto.
La misura cautelare è stata decisa in considerazione della spiccata attitudine criminale dell’imputato, che, secondo quanto emerso nel processo canonico di primo grado presso la Congregazione della Dottrina della Fede, che lo ha condannato in primo grado alla riduzione allo stato laicale, si è dimostrato capace di condurre per anni una doppia vita.
Nei giorni scorsi il presule polacco, consacrato da San Giovanni Paolo II, era stato notato passeggiare in buona forma nei Giardini Vaticani. E solo ieri avrebbe subito un attacco cardiaco, dovuto forse allo stress della vigilia del processo penale. Il malore, secondo fonti vaticane, sarebbe da attribuire ad un grave calo pressorio dovuto al caldo, alla tensione, all’età, tale comunque da obbligare i medici al ricovero in una clinica.
http://www.repubblica.it/vaticano/2015/07/11/news/wesolowski_ricoverato_processo_rinviato_il_prelato_piantonato_in_terapia_intensiva-118877290/
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