Roma, (askanews) – La dura lotta contro la pedofilia nel clero e l’operazione trasparenza e pulizia di Papa Francesco continuano senza sosta. Il Pontefice argentino, infatti, ha deciso di istituire un Tribunale ad hoc dove sarebbero processati, in Vaticano, i vescovi accusati di “reato di abuso d’ufficio episcopale” (che ora diventa reato canonico), ovvero che hanno sottovalutato o addirittura insabbiato le denunce ricevute relative a casi di pedofilia. Una decisione storica, che si inserisce nell’azione contro gli abusi sessuali commessi da religiosi già iniziata con Benedetto XVI e proseguita con Bergoglio. Il Pontefice ha accolto la proposta della commissione creata da lui stesso a inizio pontificato – guidata dal cardinale Sean Patrick O’Malley – composta anche da un uomo e una donna che da bambini furono vittime di preti abusatori. E ha deciso l’istituzione di una nuova sezione giudiziaria all’interno della Congregazione per la Dottrina della Fede e la nomina di personale stabile che presterà servizio nel Tribunale apostolico. Il Papa dovrà anche nominare un Segretario per assistere il Prefetto nel lavoro del Tribunale. O’Malley – arcivescovo di Boston, autore di una decisa operazione pulizia nella diocesi americana vittima del fenomeno dei preti pedofili – ha stilato una proposta sul tema delle denunce di “abusi sessuali su minori e adulti vulnerabili da parte del clero”.
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