Lo denuncia il cdr del quotidiano cagliaritano. Sulla vicenda è intervenuto anche il Gruppo cronisti sardi dell’Unci, che denuncia “le inaccettabili parole pronunciate dall’arcivescovo emerito di Cagliari.
Ad un giornalista de L’Unione Sarda che lo ha interpellato in merito ai recenti fatti di cronaca che hanno interessato la Curia cagliaritana (con l’arresto di un prete accusato di abusi sessuali), l’ex arcivescovo di Cagliari, monsignor Giuseppe Mani, avrebbe risposto: “Il vostro giornale è un porcaio, andate a morire ammazzati”.
Lo denuncia il Cdr del quotidiano sardo. “Dirò a tutti i parroci della Curia di invitare la gente a non comprare più L’Unione”, avrebbe aggiunto l’arcivescovo.
Sulla vicenda è intervenuto anche il Gruppo cronisti sardi dell’Unci, che denuncia “le inaccettabili parole pronunciate dall’arcivescovo emerito di Cagliari. Da un lato l’arresto dell’ex parroco di Villamar per abusi sessuali su ragazzini, dall’altro la misteriosa autosospensione del parroco della Cattedrale di Cagliari, sullo sfondo quella che appare una guerra di potere tra le gerarchie ecclesiastiche, vecchie e nuove – afferma il coordinatore Maria Francesca Chiappe -. I cronisti sardi auspicano che monsignor Mani torni sui suoi passi e riprenda coi cronisti un dialogo costruttivo anche sui casi più difficili e le situazioni più complicate, nel rispetto dei ruoli”.
“Il comitato di redazione e i giornalisti de L’Unione Sarda – si legge nel documento del Cdr – restano sbigottiti per le parole pronunciate dall’ex arcivescovo Giuseppe Mani contro il nostro collega, il nostro giornale e il nostro editore. Frasi ingiuriose e volgari che non ci saremmo mai aspettate da un sacerdote, alto esponente della Chiesa. Non è la prima volta che monsignor Mani attacca l’Unione Sarda, rea semplicemente di voler analizzare le notizie rispettando la verità dei fatti, ma stavolta ha superato tutti i limiti imposti dal buon gusto e dai corretti rapporti sociali. Tralasciamo ciò che sarebbe dovuto dal tono del suo ministero. Vale per l’ex arcivescovo come per chiunque altro la regola più semplice: le minacce e gli insulti non ci impediranno di svolgere il nostro lavoro nel rispetto dell’interesse dei lettori, quello per un’informazione corretta, completa e senza sconti per nessuno”, conclude il Cdr de L’Unione Sarda.
http://www.cagliaripad.it/news.php?page_id=18236
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