Giada Vitale ha 19 anni. Li compie oggi e noi di Una voce per le donne le facciamo questo regalo un po insolito. Un punto sulla sua situazione, partendo dai “piccoli – grandi successi” personali per poi raccontare quello che le sta accadendo a livello giudiziario, con Don Marino Genova, il prete sospeso a divinis ed ex parroco di Portocannone, che circola ancora liberamente nella città di Termoli: a pochi chilometri da dove vive Giada, proprio vicino ai suoi interessi. Il tutto nonostante l’esposizione mediatica di un caso che è finito su “Le Iene” , “Pomeriggio 5″, “Repubblica” e ha sfondato i confini nazionali finendo nell’inchiesta di “France 24″.
Giada oggi hai 19 anni appena compiuti. Quali sono i passi avanti compiuti?
Nei giorni scorsi ho superato l’esame di idoneità per frequentare, l’anno prossimo a Vasto, il quinto anno di scuola superiore. L’ho fatto con l’aiuto del parroco di Termoli di Santa Maria degli Angeli che mi ha indirizzata alla scuola privata. Nella stessa Chiesa ho ripreso a suonare l’organo. Il prete di lì non è come gli altri e mi sta veramente aiutando.
Come ti vedi oggi? Sei contenta dei risultati ottenuti?
Così così. Perché purtroppo i momenti bui ci sono ancora. Soprattutto da quando ho saputo che Marino Genova, dopo un periodo al Divino Amore di Roma, è tornato vivere a Termoli. Nonostante le indagini non sono state ancora concluse. Poterlo rivedere a qualsiasi momento,non mi da la pace che vorrei. Mi fa sentire a rischio.
A livello giudiziario a che punto sei?
Le indagini preliminari davanti al Tribunale di Larino dovevano essere concluse ad aprile. Ma una volta scaduti i termini, sono stati chiesti e ottenuti altri mesi di proroga delle indagini. Non sappiamo altro. Non ci dicono altro.
E il processo canonico?
Non ne parliamo. Il vescovo non solo lascia don Marino libero di circolare per Termoli ma non mi fa sapere niente del processo canonico in cui io ho testimoniato. Un procedimento che si è aperto solo perche io l’ho denunciato. Per ora rimane la sospensione “a divinis” per la quale non può celebrare messa ma di fatto non è stato ancora ridotto allo stato laicale. E’ ancora un prete. Devo sottolineare che neppure il Vaticano, a cui ho scritto, ci fa sapere nulla. Il Papa il 5 luglio viene in Molise a fare passarella, mentre molte vittime aspettano giustizia anche dal vaticano. Ci tengo a dire che io non sono la sola vittima dei preti pedofili molisani.
La parrocchia di Portocannone, quella dove sono avvenuti i fatti da quando avevi dai 13 ai 16 anni, come sta reagendo?
La parrocchia di Portocannone non ha detto una sola parola, né il parroco e né il consiglio parrocchiale, mentre sono stata aggredita da una parrocchiana che ho denunciato. Tutto questo quando alcuni parrocchiani del paese hanno pensato bene di scrivere lettere diffamatorie, inviate anche alla stampa locale, per tentare di distruggere la mia credibilità. C’è una grande differenza tra loro e i parrocchiani di Santa Maria degli Angeli, che mi hanno chiamata a dirigere il coro per le mie qualità e che hanno sentito l’esigenza di darmi la loro solidarietà, proprio mentre i miei concittadini hanno pensato che era giusto allontanarsi da me.
http://www.unavoceperledonne.it/2014/06/20/giada-vitale-a-19-anni-non-sono-lunica-vittima-molisana-di-preti-pedofili-papa-francesco-lo-sappia/
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