Intanto gli hacker attaccano il suo sito. I pirati informatici hanno violato la cassetta postale online di don Ruggeri
Fano (Pesaro-Urbino), 16 settembre 2012 – DON Giacomo Ruggeri continua a dire messa. Non è stato sospeso dal suo ministero sacerdotale, contrariamente a quanto affermato dalla curia nei momenti successivi all’arresto del 13 luglio scorso. Ha solo ridotto, per ovvie ragioni, essendo agli arresti domiciliari in un convento, la sua esposizione pubblica. Ma è certo che non ha nessun impedimento per le celebrazioni religiose che avvengono ogni giorno nel convento di Fabriano dove i giudici hanno stabilito che don Ruggeri rimanga agli arresti in attesa dell’evolversi dell’indagine. E’ confermata dunque la scelta dello stesso vescovo Trasarti di non deludere le aspettative dell’ex parroco di Orciano che ha dichiarato in sede di interrogatorio, di voler continuare ad essere un prete anche dopo la conclusione di questa vicenda, che lo vede accusato di aver molestato sessualmente, in un luogo pubblico (la spiaggia di Torrette), una parrocchiana di 13 anni. Un comportamento che ha portato all’arresto del parroco e alla sua carcerazione per oltre un mese per poi esser dirottato nel convento di Fabriano con la misura degli arresti domiciliari.
INTANTO, dei pirati informatici hanno violato la cassetta postale online di don Giacomo Ruggeri. Autore del cyber-attacco il gruppo di haker «Anonymous», che ha diffuso una missiva elettronica contenete un collegamento per scaricare oltre due gigabyte di email dell’account di don Ruggeri. Messaggi di posta elettronica sia inviati che ricevuti, del periodo 2011-2012, dai quali non sembra emergere nulla di compromettente ai danni del sacerdote. L’intento di «Anonymus», d’altronde, leggendo il comunicato diffuso dai blogger, appare più ampio di una mera condanna nei confronti del prete di Orciano, nel mirino c’è tutta la Chiesa. E poi insulti all’ex portavoce del Vescovo: «Don Ruggeri, il tuo comportamento è deplorevole. Hai tentato di occultare la vergognosa vicenda che ti ha visto come protagonista nell’abuso di minori. Nonostante ciò, prendiamo atto che con grande spavalderia continui a ribadire di voler dirigere la diocesi in nome della vocazione. In realtà, la tua vocazione è una sola: quella della viltà». L’avvocato del religioso, Gianluca Sposito, dichiara al riguardo: «La gragnola di commenti, esasperati e essi stessi talvolta violenti, su fatti non adeguatamente conosciuti e sulla persona del sacerdote, appaiono condanne premature».
http://www.ilrestodelcarlino.it/fano/cronaca/2012/09/16/772802-pedofilia-don-ruggeri-messa.shtml
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