Padre Maciel Marcial Degollado con Giovanni Paolo II
di Franca Giansoldati
CITTA’ DEL VATICANO – L’inquietante ombra di padre Maciel Marcial Degollado sembra non abbandonare i Legionari di Cristo. Tanto che all’interno dell’ordine religioso fondato nel 1941 e finito sotto commissariamentodopo una lunga indagine vaticana che ha portato a galla i crimini commessi dal fondatore (nel frattempo morto), resiste ancora un passato ingombrante da scandagliare a fronte di una impressionante catena di omertà interne. L’inchiesta iniziata sette anni fa e affidata alla Congregazione della Dottrina della Fede e a padre Charles Scicluna, una sorta di pm incaricato di fare luce sugli episodi scabrosi legati alla vita di padre Maciel, ha fatto affiorare la presenza di altri sacerdoti implicati in storie di abusi, violenze psicologiche, complicità. Stavolta si tratterebbe di sette sacerdoti accusati di avere abusato di minori che studiavano nelle scuole gestite dai legionari. La notizia è stata data dall’Associated Press e successivamente confermata dalla stessa Legione di Cristo che, in uno scarno comunicato, ha ammesso la presenza di una inchiesta in fieri da parte della Santa Sede, precisando che si tratterebbe di episodi avvenuti decine di anni fa e che un solo caso riguarda un episodio più recente. Impossibile però avere altri dettagli legati alle indagini su questi sette sacerdoti dato che sono avvolte dal riserbo più totale, a riprova che il fascicolo sui Legionari di Cristo resta uno dei nodi più difficili da sciogliere. Questo organismo religioso diffuso in diversi Paesi, divenuto molto influente grazie all’amicizia tra padre Maciel e Giovanni Paolo II (ignaro della doppia vita del fondatore) è sottoposto ad un processo di “purificazione”, come ha recentemente sottolineato il cardinale De Paolis, incaricato da Benedetto XVI di depurare la struttura dai retaggi del passato. L’affaire dei Legionari è considerato uno dei più gravi della storia della Chiesa degli ultimi secoli.
I primi episodi di abusi all’interno dei Legionari risalgono al 1948 anche se solo nel 2006 sono stati emessi dalla Santa Sede provvedimenti punitivi nei suoi confronti. Padre Maciel è stato ritenuto colpevole di corruzione, violenze fisiche e psicologiche sui diversi seminaristi, tossicodipendenza. Ha persino avuto due mogli, tre figli, due dei quali abusati. L’investigazione, autorizzata anni prima dall’allora cardinale Ratzinger nel 2005, si è conclusa nel 2006 imponendo al prete messicano una vita riservata di preghiera e di penitenza anche se non gli fu mai fatto un processo canonico. Gli fu risparmiato per «l’età avanzata e la salute cagionevole». E’ stato riconosciuto colpevole di «gravi delitti» provati da «testimonianze incontrovertibili» e la sua vita, ha affermato il Vaticano, è stata condotta «senza scrupoli».
In passato, all’interno dei Legionari di Cristo, c’era stata un’altra visita apostolica, dal 1956 al 1959, che non giunse mai a una formale conclusione a causa della morte di Pio XII. Nel 2004 l’allora cardinale Joseph Ratzinger chiese e ottenne da Giovanni Paolo II l’autorizzazione a riaprire il caso. Il 25 marzo 2010 i superiori generali e provinciali dei Legionari di Cristo emisero un comunicato ammettendo che Maciel è stato un pedofilo (ha compiuto abusi sessuali ripetuti e continuati su seminaristi della congregazione).
La Legione, congregazione di diritto pontificio, è nata sul culto della personalità e del carisma di Maciel. È presente in una trentina di Paesi del mondo.
Venerdì 11 Maggio 2012 – 17:23
http://www.ilmessaggero.it/primopiano/vaticano/legionari_di_cristo_nella_bufera_altri_7_preti_accusati_di_abusi_sessuali/notizie/195413.shtml
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