Giovedì 08 Marzo 2012
I retroscena del clamoroso arresto del sacerdote di Como per violenza sessuale. I presunti abusi sulla ragazzina sarebbero iniziati quando lei aveva 13 anni. Incontri in parrocchia.
Una storia iniziata almeno tre anni fa. Forse anche prima. Quando la ragazzina aveva appena 13 anni. E’ questa la contestazione della Procura di Como a don Marco Mangiacasale, il 48enne sacerdote comasco arrestato ieri per violenza sessuale aggravata sulla giovanissima. Tre anni di presunti abusi e comportamenti poco consoni a quelli che la chiesa indica per un sacerdote. Se non proprio violenza sessuale, comunque palpeggiamenti ed atteggiamenti inequivocabili. Questo è quello che sostiene la procura di Como e che il Gip Maria Luisa Lo Gatto ha recepito con l’ordinanza firmata nei giorni scorsi, eseguita ieri. La vittima inizialmente non avrebbe capito, poi forse in soggezione non avrebbe detto nulla. I due, da quanto emerge dall’inchiesta, si sarebbero incontrati alla casa parrocchiale di San Giuliano a Como dove il religioso è stato in servizio negli anni scorsi.
Ieri, dopo il suo arresto, gli agenti della Pg di Como hanno perquisito la casa di don Marco, in centro città. Sequestrati telefonini in uso al religioso e Pc. Tutto ora all’esame degli inquirenti. E da quanto si apprende, tra le accuse a don Marco – lunedì interrogatorio davanti al giudice – anche quelle di aver spedito alla ragazzina ripetutamente sms dal tono allusivo o forse anche qualcosa di più. Non uno, ma diversi da quanto si è potuto ricostruire. E così il quadro accusatorio per il sacerdote è più che mai complesso. Ma il suo legale assicura che lui collaborerà e che lunedì, davanti al giudice, si comporterà da uomo. La Diocesi, intanto (vedi precedente lancio) lo ha sospeso da ogni incarico in attesa di chiarire la sua posizione.
http://www.ciaocomo.it/notizie-como/cronac…he-gli-sms.html
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