Usa, da corti si’ cause contro Vaticano (ANSA) – ROMA, 28 MAR – Due corti americane hanno ammesso la possibilita’ di azioni legali contro il Vaticano per casi di pedofilia. Lo scrive il Washington Post. Secondo gli avvocati, i due tribunali in Oregon e Kentucky hanno deciso in base alla considerazione che i preti nel mondo sono ‘impiegati’ del Papa e per questo lui ne e’ responsabile. Il Vaticano – si legge sull’edizione online del WP – ha fatto ricorso alla Corte Suprema Usa per fermare il procedimento in Oregon.
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Il Washington Post rivela che due corti federali americane, in Oregon e Kentucky, hanno ammesso nei mesi scorsi la possibilità di azioni legali contro il Vaticano per dei casi di abusi sessuali. La tesi degli avvocati, accolta dalla corte, è che i preti sono “impiegati” del papa e dunque lui ne è responsabile. Il giornale americano prosegue spiegando che il Vaticano ha fatto ricorso alla Corte Suprema Usa per fermare il procedimento in Oregon. Intanto gli avvocati di entrambe le parti hanno incontrato due settimane fa a Washington dei funzionari governativi che potrebbero avere un ruolo determinante se il Vaticano – considerato un Paese straniero immune dalle azione legali – dovesse risultare parte in causa in un procedimento americano.
Ieri intanto padre Federico Lombardi, portavoce della Santa Sede, ha affermato ammettiamo colpe sugli abusi per fare giustizia. L’argomento è di natura tale – ha aggiunto – da attirare l’attenzione dei media e il modo in cui la chiesa lo affronta è cruciale per la sua credibilità morale.” Ha poi aggiunto che riconoscere e fare ammenda di episodi avvenuti anche decenni fa “è il prezzo del ristabilimento della giustizia e di quella ‘purificazione della memoria’ che permette di guardare con rinnovato impegno e fiducia al futuro”.